giovedì, 7 Novembre, 2024

Caccia ai tesori, ai segreti e ai gioielli naturalistici dei borghi trevigiani

a cura di Sara Scano

Il territorio italiano è un grande forziere ricco di tradizioni, di storie e di posti magnifici che non sempre ottengono l’attenzione che meritano.

Presi dalla nostra vita frenetica, inondata di impegni e di fatiche, prendersi del tempo per immergersi in uno dei magnifici paesaggi nazionali può essere difficile, ma ne varrà sicuramente la pena.

La bella stagione può essere l’occasione giusta per affrontare un viaggio di esplorazione e avventura in uno dei luoghi più incantevoli del Belpaese.

Gli amanti dei percorsi in bicicletta non se lo faranno ripetere due volte e partiranno felicemente alla volta di uno degli itinerari cicloturistici più incantevoli, assolutamente da non perdere.

Sulle orme degli Ezzelini

a cura di Maria Bellocco

I sentieri degli Ezzelini lungo il Muson e il Lastego sono un’affascinante rete di percorsi escursionistici che si snodano tra
le colline della provincia di Treviso. Questi sentieri sono un modo unico per immergersi nella storia e nella natura di questa
regione, seguendo le orme dei famigerati signori feudali Ezzelini.

La bellezza di questi sentieri sta nel fatto che si adattano a tutte le esigenze e ai livelli di abilità dei visitatori.

Ci sono percorsi adatti a chi ama le lunghe camminate, ma anche itinerari più brevi e agevoli per chi preferisce una passeggiata tranquilla.

 

Ma oltre ad essere percorso a piedi, questo itinerario può essere attraversato in sella alla propria bicicletta.

Le due metà del percorso

Complessivamente, il percorso raggiunge i 40 chilometri e si compone di due stralci.
Il primo tratto, lungo 19,100 chilometri, segue principalmente il corso del torrente Muson dei Sassi da sud verso nord. Attraversa i comuni di Resana, Castelfranco Veneto, Castello di Godego, Loria, Riese Pio X, Fonte e Asolo.

In particolare, nella località di Pagnano d’Asolo si trova l’antico Maglio.

Resana, Castello di Godego, Loria, Riese Pio X

Castelfranco Veneto

Asolo

Il secondo tratto, lungo 20,250 chilometri, si dirama dal primo tratto nei pressi del ponte Scremin, vicino alla fornace di Asolo, lungo la strada SS248. Attraversa la zona orientale del centro di Onè di Fonte, attraversa Fonte Alto e segue poi il corso del torrente Lastego nella valle dei mulini fino ad arrivare al giardino vegetazione Astego nel comune di Pieve del Grappa. Di grande rilevanza il quadro di anelli, uno per ogni Comune, che si intersecano in modo affascinante lungo il percorso del Sentiero degli Ezzelini, sia in entrata che in uscita.

Castelfranco Veneto: una città medievale

Tra le tappe del primo stralcio dei Sentieri che meritano di essere menzionate, troviamo sicuramente quella di Castelfranco Veneto, una città affascinante che combina il fascino medievale con una vivace cultura contemporanea.

Il suo cuore pulsante è Piazza Giorgione, la principale piazza della città.

Qui si può ammirare la maestosa Torre civica, il territorio più antico e simbolico di Castelfranco, che risale al XIII secolo. Questa torre, alta circa 42 metri, offre una vista panoramica mozzafiato sulla città e sui
suoi dintorni.

Duomo

 

Un altro punto di attrazione della città è il Duomo, dedicato a San Liberale. Questa imponente cattedrale risale al XVI secolo e presenta una facciata intricata e decorata con affreschi. All’interno, gli affreschi di Giorgione donano alla chiesa una bellezza senza pari.

 

 

 

Castello

 

La città è anche famosa per il suo Castello degli Ezzelini. Questo imponente edificio, costruito nel XII secolo, è una delle testimonianze più importanti dell’architettura militare medievale. Oggi ospita il Museo Casa Giorgione, dedicato al celebre pittore rinascimentale Giorgione, che nacque proprio qui.

 

 

Infine, un altro aspetto lodevole è la raffinata cucina di questa città: i piatti locali includono specialità come i “bigoli”, una pasta fresca con sugo di anatra, e il “tiramisù. I ristoranti della città offrono anche una vasta selezione di vini locali, come il famoso prosecco.

Castello di Godego: un’incantevole borgo.

Con la sua storia millenaria e il suo fascino irresistibile, Castello di Godego è un luogo che non può essere trascurato dai viaggiatori in cerca di autenticità e bellezza.

Il borgo prende il nome dal suo imponente castello, che domina l’intera area circostante con la sua maestosità. Costruito nel XII secolo, il castello rappresenta un importante esempio di architettura medievale e ha smesso di svolgere la sua funzione originaria come residenza feudale per diventare oggi un museo aperto al pubblico.

Il centro del borgo è un incantevole dedalo di strade lastricate e piazze pittoresche, arricchito da una ricca storia e da un ambiente vivace. È un luogo ideale per perdersi tra le sue vie strette e godere dell’atmosfera rilassata e amichevole dei suoi abitanti.

Roggetta del Lastego

Sui Sentieri degli Ezzelini lungo il Muson e il Lastego, è una pista ciclabile e pedonale che si sviluppa prevalentemente
lungo il torrente Muson e, per alcuni tratti, lungo il Musonello.

 

40 chilometri complessivi, in un tratto di strada parzialmente sterrata, in cui gli escursionisti potranno ammirare i più bei scorci del paesaggio veneto, da un punto di vista privilegiato, scegliendo di affrontare la traversata totalmente o in maniera parziale. Il percorso è diviso infatti in due tratti distinti, seguendo l’asta del Muson dalla località Spineda in comune di Riese Pio X fino all’Antico Maglio di Pagnano d’Asolo, oppure lungo il corso del fiume Lastego, partendo dal ponte di Scremin
giungendo infine in località San Liberale, nel paese di Paderno.

 

 

Qualunque sia la scelta dei cicloamatori, l’esperienza saprà ricompensare ogni fatica e regalerà ai partecipanti delle emozioni uniche, incentivando chiunque a sviluppare un profondo legame con il territorio.

Lungo il sentiero, i pedalatori si imbatteranno in numerosi splendidi borghi che meritano di essere scoperti tra una tappa e l’altra, e che racconteranno agli ospiti itineranti le storie e i ricordi del passato veneto.
Riese Pio X, Loria, Castello di Godego, Castelfranco Veneto, Resana, Crespano del Grappa, Paderno del Grappa, Fonte e Asolo, sono i nomi da appuntarsi per delle soste strategiche e rigeneranti, in cui riscoprire un pezzo di Italia ancora sconosciuto.
Edifici storici, opere artistiche di inestimabile valore e antiche tradizioni religiose, arricchiranno il viaggio sui Sentieri degli Ezzelini, come in un sogno ad occhi aperti.

Perla del Veneto e città dei Poeti: Asolo

Uno dei punti di interesse più suggestivi del percorso è senza dubbio la piccola città di Asolo, gioiello della Pedemontana
Trevigiana e luogo di estrema bellezza. Conosciuto come “Perla del Veneto”, il borgo è stato a lungo il luogo prediletto di poeti, artisti e intellettuali, attratti dall’immenso splendore del suo paesaggio e dall’atmosfera di pace che regalava. Non è un caso che Giosuè Carducci la definì “Città dei Cento Orizzonti”, per la magnifica vista sulla natura veneta e il poeta inglese Robert Browning coniò il termine “asolano” per indicare quel movimento di lenta contemplazione estatica che la cittadina
stimola nei suoi visitatori.

Ma Asolo è anche più di questo: lungo le vie del suo centro storico, i viaggiatori potranno ammirare dei meravigliosi
monumenti di carattere storico-artistico, molti dei quali dedicati all’attrice Eleonora Duse, che si innamorò della città e ne
fece la sua dimora.

Il Castello della Regina Cornaro è uno degli edifici simbolo del paese e ospita al suo interno il Teatro di Asolo, dedicato a Duse, e una Torre Civica, presente nel cortile, da cui è possibile godere di una vista mozzafiato.

Ma per chi vuole scoprire qualcosa di più sulla vita dell’attrice italiana, una visita a Casa Duse è obbligatoria, riconoscibile dalla targa che riporta un testo scritto da D’Annunzio ad un anno dalla sua scomparsa.

Al pari dei palazzi storici e delle dimore di personaggi illustri, le cantine di Asolo costituiscono una delle attrazioni più imperdibili della località e attireranno con i loro profumi tutti gli appassionati di wine tourism. Qui, vengono prodotti i vini tipici della zona, di cui l’Asolo Prosecco DOCG rimane il Re indiscusso, da assaporare circondati dalle suggestive colline venete.

Per far sentire i visitatori all’interno di un’esperienza unica nei sapori e negli odori della loro gastronomia, alcune cantine organizzano dei tour guidati e delle degustazioni per scoprire i segreti della produzione vitivinicola.

Dopo aver riempito lo stomaco e ripreso le forze, è ora di tornare in sella e continuare il percorso degli Ezzelini diretti alla prossima tappa. Un altro punto imperdibile da segnare sulla mappa è il piccolo comune di Pieve del Grappa.

Memorie del passato di Pieve del Grappa

Collocato all’estremità nord-occidentale della provincia di Treviso, Pieve del Grappa è un luogo incantevole in cui
respirare l’aria fresca di montagna.

Come ogni paese che caratterizza il territorio, all’interno del borgo sono numerosi i punti di interesse storico-culturale che
raccontano alcuni degli episodi più importanti della storia locale.

Il Duomo di Crespano, dall’imponente struttura neoclassica, la Chiesa Parrocchiale di Paderno del XVII secolo, dedicata all’Annunciazione, sono senza dubbio gli edifici da non perdere, per chi vuole osservare in prima persona i segni
del passaggio dei popoli che hanno abitato nella zona.

Ma non sono gli unici.
Oltre alle costruzioni di natura sacra, merita di essere visitato il Museo storico della Grande Guerra, situato nel secondo piano del Palazzo Reale, che conserva straordinari reperti che ricostruiscono la vita quotidiana della comunità ai
tempi della guerra.
Lungo le splendide sale suddivise per tema, sono esposti degli esempi straordinari di armi e strumenti bellici, ma anche oggetti di vita quotidiana. Inoltre, ogni nucleo tematico è approfondito da pannelli espositivi molto interessanti, corredati da foto che riportano i momenti più significativi del Primo Conflitto Mondiale sul Massiccio del Grappa.

Dopo aver passeggiato tra le vie della storia di Pieve del Grappa, è il momento di concedersi un po’ di svago. Nel territorio è presente una delle più antiche associazioni del comune, la Società Filarmonica, che incanta la comunità con eventi all’insegna della musica, ad opera di un’orchestra di fiati. Per gli amanti della cucina a chilometro zero, sarà interessante provare i formaggi più prelibati della zona, come il Morlacco e il Bastardo del Grappa.

Forse non tutti lo sanno, ma la località di Pieve del Grappa è in realtà la fusione di due comuni distinti, Paderno del Grappa e Crespano del Grappa, uniti dagli splendidi panorami di montagna e dalle tradizioni che conservano.
Quest’ultimo in particolare è senza dubbio una delle mete da non perdere, lungo i Sentieri degli Ezzelini.

Antiche leggende e amore per la natura nel borgo di Crespano

Adagiata sulle pendici del Monte Grappa, Crespano è un vero gioiello urbanistico incastonato tra le cime e i panorami trevigiani.
Una giornata trascorsa tra le vie del borgo sarà un vero toccasana per rilassare la mente e rilasciare le tensioni, circondati
da bellezze architettoniche che raramente capita di ammirare.

Tra queste, merita assolutamente di essere visitato il Santuario della Madonna del Covolo, punto di partenza di numerosi sentieri di trekking che conducono a Valle o sulla cima del Monte Grappa.

Seguendo una stradina sterrata, affiancata dai quindici capitelli che corrispondo alle stazioni della Via Crucis, si raggiunge la costruzione religiosa risalente probabilmente al XIV secolo.

A prima vista il Santuario colpisce lo sguardo per la sua straordinaria bellezza e la raffinatezza dei dettagli, che ricordano gli antichi templi greci: il suo aspetto particolare è frutto della ricostruzione avvenuta agli inizi del 1800 su un progetto di Antonio Canova, che sperimentò per la prima volta le linee del Pantheon, dando vita ad un gioiello d’architettura con una pianta circolare e colonne ioniche.

Parte del fascino dell’edificio è legato ad un episodio mistico che ancora oggi sprigiona per tutta la località un alone di mistero.
Il nome Covolo, che in dialetto veneto significa “grotta”, fa riferimento al miracolo in cui, nella metà del XII secolo, un’apparizione della Madonna restituì la parola ad una piccola pastorella sordomuta, rifugiata in un antro durante un violento temporale.
Di ritorno verso il centro storico, per i visitatori è il momento di raggiungere un altro dei principali monumenti di Crespano, che si innalza da Piazza San Marco.
Il Duomo, o chiesa dei Santi Marco e Pancrazio, non solo è uno dei luoghi di culto più importanti della località, ma conserva al suo interno alcune opere artistiche di rara bellezza, raffiguranti episodi tratti dalle Sacre Scritture.

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