Viaggio tra i dolci tipici del Carnevale tra Veneto e Trentino
A cura di Giulia Bernacchi, Marco Macchini
Celebrazione dalla lunga e importante storia, il carnevale di Verona, conosciuto come Bacanal del Gnoco, porta con sé non soltanto rumorosi e divertenti festeggiamenti, ma anche un corposo archivio storico da esplorare, formato da maschere tipiche e ricette tradizionali che ogni anno allietano i veneti più festaioli e scatenati. Dagli gnocchi che danno il nome alle celebrazioni veronesi fino ai dolci, il Bacanal del Gnoco rappresenta a pieno titolo un paradiso per buongustai.
Pensiamo, ad esempio, ai tipici dolci carnevaleschi. Frittelle e galani non fanno prigionieri, ma a Verona esiste un’altra preparazione capace di tenere testa a questi due capisaldi del
Carnevale. Si tratta delle favette di Verona, più comunemente conosciute come castagnole.
Come ogni ricetta tradizionale che si rispetti, anche le favette conoscono un gran numero di varianti.
Il punto di partenza resta però comune, ossia un impasto di farina, zucchero, uova e burro che, una volta diviso in palline viene fritto in olio bollente. C’è chi poi aggiunge la grappa, chi
la scorza di limone, in base a gusti e necessità.
Carnevale ma non solo!
Baci di Giulietta e Romeo.
Quando San Valentino avvicina i cuori innamorati, Verona si trasforma nella cornice perfetta per celebrazioni romantiche, grazie alla leggenda di Giulietta e Romeo, i giovani amanti che hanno reso la città
un’icona dell’amore eterno. Un tocco di magia e dolcezza si unisce a questa storia attraverso i “Baci di Giulietta e Romeo”, prelibati biscotti ispirati alle travagliate vicende dei celebri protagonisti shakespeariani.
I Baci di Giulietta sono delicati e chiari, arricchiti con mandorle e nocciole, mentre quelli di Romeo,
più intensi, si tingono di cacao per un sapore avvolgente. Una scelta dolce per San Valentino, perfetta da
condividere con la dolce metà.
Le varianti sono molteplici: i Baci di Romeo, arricchiti con il profumo del cocco, assumono una tonalità bianca e si riempiono di una golosa ganache al cioccolato. Dall’altra parte, i Baci di Giulietta, intensi
come il loro amore, si tingono di cacao e si lasciano avvolgere da una ricca ganache al cioccolato scuro.
I Baci di Giulietta e Romeo portano con sé il romantico spirito di Verona e la dolcezza eterna di un amore che resiste al tempo.
La treccia mochena, tutta la dolcezza del Trentino.
Sorella dello strudel, la treccia mochena è una ricetta molto conosciuta e altrettanto amata del Trentino.
Dolce tipico della regione, porta con sé una storia particolare e, in parte,
controversa.
A dispetto del nome, la treccia non è un dolce tipico della Valle dei Mocheni.
È infatti assente dalla memoria popolare e non compare in nessun ricettario antico.
A questo si aggiunge il fatto che gli ingredienti utilizzati non sono tipici della zona. Il dolce è stato reinventato in tempi recenti, attorno al 2010, da un panificio locale. La sua bontà, unita alla semplicità che la rende una ricetta di facile preparazione, ha permesso alla treccia
mochena di diventare uno dei piatti caratteristici più apprezzati della valle. La treccia mochena viene preparata attraverso l’utilizzo di una pasta sfoglia che viene modellata a forma di
treccia e successivamente farcita con crema pasticcera e confettura di mirtilli. Soffice e gustosa, la treccia mochena si presta perfettamente per accompagnare colazioni e merende pomeridiane. Talvolta viene servita anche come dessert, ideale chiusura di una cena tipicamente trentina.