L’architettura
Castel Beseno, una struttura fortificata situata su una collina calcarea è un esempio perfetto di architettura militare medievale e rinascimentale. Inizialmente composto da più nuclei, ha visto i suoi approntamenti difensivi medievali trasformati in base ai moduli delle fortezze rinascimentali. Le due imponenti cinte murarie a forma di ellisse lo abbracciano, estendendosi per 250 metri in lunghezza e per circa 50 metri in larghezza. Queste mura sono state progettate per garantire la massima difesa e protezione al castello, con grandi bastioni lunati che si ergono ai lati delle mura e porte scure munite di ponte levatoio e saracinesca che permettono l’accesso al complesso solo agli autorizzati. Il castello è anche famoso per il suo campo dei tornei, dove si svolgevano spettacolari eventi di cavalleria e giochi di destrezza. Qui i cavalieri potevano dimostrare la propria abilità nel combattimento e nell’equitazione, riscuotendo l’ammirazione dei presenti e l’applauso del pubblico. Rappresenta una testimonianza storica dell’evoluzione dell’architettura difensiva nel corso dei secoli, combinando elementi diversi.
Le leggende di Castel Beseno
Ogni castello antico ha un proprio fantasma o una propria leggenda, ma Castel Beseno vince su tutti gli altri e conquista sempre i suoi visitatori perché ce li ha addirittura tutti e due! Si narra che, durante una notte di tempesta, un misterioso cavaliere comparve in sella a un destriero nero come la pece, illuminato soltanto dai bagliori dei lampi, e accompagnato da una masnada di sgherri. Al suo arrivo costrinse gli abitanti di Besenello ad uscire dalle proprie case e li obbligò a costruire una fortezza, lavorando giorno e notte fino alla sua realizzazione. Secondo un’altra leggenda, invece, il castello di Beseno ebbe origine da un Cavaliere Nero che oppresse la popolazione locale con tasse esorbitanti. Stanca di subire soprusi, la gente di Besenello decise finalmente di ribellarsi al tiranno, così si incamminò verso il castello e lo mandò via. Il Cavaliere sparì, ma la sua uscita di scena è ancora oggi avvolta dal mistero: si dice che il suo fantasma continui ad aggirarsi tra le rovine del castello nelle notti di luna piena, condannato a vagare per l’eternità per espiare i suoi peccati.
L’assedio impossibile
Ogni castello antico è avvolto dal mistero, o almeno è quello che ci piace credere: chi non ama immaginare la nascita di un edificio, le famiglie che lo hanno abitato, le storie assurde che si sono sviluppate all’interno delle sue mura? Ecco, Castel Beseno da questo punto di vista è un castello che dà molte soddisfazioni in fatto di miti e leggende. Tra le tante, si narra spesso dell’episodio di un “assedio impossibile”. Si dice che durante un assedio lungo sette anni, gli abitanti di Castel Beseno usarono una intelligente strategia per respingere i nemici. Seguendo i consigli di una vecchia e astuta mercante, lanciarono vacche e sacchi di grano dalle mura del castello, dimostrando di avere abbondanti scorte di cibo che potevano permettersi di sprecare (in realtà erano giusto le ultime risorse rimaste). Gli attaccanti, rimasti impressionati da questo gesto e pensando che il castello potesse resistere a lungo grazie alle sue scorte di cibo, decisero di abbandonare l’assedio e andarsene in poche ore. La mercante, la mente dietro questa geniale strategia, scomparve senza lasciare tracce.