venerdì, 8 Novembre, 2024

”Al Brindisi” è l’osteria più antica del mondo, un primato da Guinness World Record.

Una storia che è diventata una tradizione: aperta da più di 600 anni, l’enoteca è ora stata inserita tra i Locali Storici d’Italia.

L’Enoteca “Al Brindisi”, di Ferrara, in origine era nota con il nome di “Hostaria del Chiuchiolino” (il nome deriva da “chiù”, la cui espressione contratta richiama il termine “ciucco”, sinonimo di ubriaco in molte città italiane),  ed è stata riconosciuta come l’enoteca più antica del mondo, certificata dal Guinness World Record.

Aperti i battenti, sicuramente già nel 1100 per gli operai che stavano costruendo la Cattedrale di Ferrara, nelle vicinanze, la prima documentazione scritta risale al 1435, quando il locale era già famoso.

I personaggi dell’osteria

Frequentatori dell’importanza di Benvenuto Cellini, Tiziano Vecellio e Torquato Tasso, erano soliti aggirarsi tra i tavoli di questa Hostaria che ha avuto la fortuna di perdurare nei secoli.

È stata pure citata da Ariosto. La vita privata del giovane poeta, quando esulava da lezioni e studio, scorreva in un clima di festa e goliardia all’interno delle varie osterie ferraresi, luoghi di balli, risse, beffe e mascherate.

I personaggi incontrati in queste occasioni, diventavano i protagonisti della scene teatrali ferraresi e facevano da presta-nomi ai personaggi delle satire nelle sue Commedie.

Tra questi spicca, appunto, il Chiuchiolin, detto “il Chiù”, padrone dell’osteria del Gorgadello che si ritrova nelle Satire:

et a messer Moschin pur dia la caccia,
al fra Gualengo et a’compagni loro,
che metton carestia ne la vernaccia;
che fuor di casa, o in Gorgadello o al Moro
mangian grossi piccioni e capon grassi,
come egli in cella, fuor del refettoro.
(Sat. II, 64-69)

come nella commedia la Lena:

FLAVIO: Il malanno che Dio te dia, che compari
gli occhi d’animal bruto a lumi angelici!
CORBOLO: Gli occhi di Cuchiulin più confarebbonsi,
di Sabbatino, Mariano e simili,
quando di Gorgadello ubriachi escono.
(Lena, Atto I, sc. I, 62-66)

Nel Quattrocento il locale era raggiungibile in barca, dall’attuale via degli Adelardi (all’epoca via del Gorgadello) poiché la piccola insenatura, chiamata proprio Gorgardello e fromatasi da uno scolo dell’acqua piovana, ne favoriva l’approdo.

Immagine di Museo Ferrara

Le sue salette al primo piano, inoltre, ospitavano uno studente fuorisede molto speciale: Niccolò Copernico, che si laureò all’Università di Ferrara, abitava proprio sopra l’enoteca.

In epoca moderna, in occasione del quinto centenario della nascita di Niccolò Copernico, l’enoteca ha avuto l’onore di accogliere il Card. Primate di Polonia Wiszinsky, accompagnato a Ferrara da Karol Wojtyla.

Il motivo del loro passaggio era appunto la visita ai locali abitati dall’illustre astronomo polacco, che per essere raggiunti devono il passaggio all’interno dell’enoteca.

L’enoteca oggi

Al ‘’Brindisi’’ è stato conferito il titolo di Locale Storico d’Italia e lo merita davvero.

Entrare all’interno è un’esperienza unica, perché l’atmosfera che si “assaggia” all’interno è imparagonabile. Sembra di fare un salto indietro nel tempo, di respirare la polvere sollevata dagli stivali di chi l’ha frequentata, di percepire ancora le chiacchere, il clima di sollazzo di cui le sue pareti sono testimoni.

In tutto questo tempo, il locale non ha subito cambiamenti significativi, secondo le mode delle varie epoche; la qualità e la varietà dei vini sfusi,  fa si che si possono degustare delle autentiche “chicche” – soprattutto – vini locali poco noti e introvabili.

Oltre ad un buon bicchiere, è possibile gustare ottime portate e spuntini, che comprendono diverse ricette della tradizione culinaria ferrarese. È, in buona sostanza, un locale dove si mangia in modo “snello” ma curato in un contesto unico nel suo genere.

Antipasti di salumi misti serviti con il tipico pane ferrarese, ghiotti cappellacci al burro e salvia (succulenti anche nella versione al ragù), passatelli in brodo, pasticcio ferrarese e l’immancabile salamina da sugo annaffiata con vino del Bosco Eliceo.

L’enoteca al Brindisi non è solo un invito ma una tappa obbligata!

A cura di Greta Monterosso

 

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