Tra le dolci colline del Collio friulano, nascono dei vini eccezionali, di denominazione DOC Collio.
È possibile degustarli seguendo gli itinerari dei sapori che tra sentieri, castelli e cantine ci portano nei vigneti più pregiati d’Europa.
Capriva del Friuli, Cormons, Oslavia e poi sentieri immersi nella natura e nei splendidi vigneti che raccontano le tradizioni del territorio e la genuinità dei prodotti del luogo: è il Collio, un piccolo territorio del Friuli Venezia Giulia, nei dintorni di Gorizia, ricco di storia e con un patrimonio enogastronomico così prezioso da essere conosciuto ormai in gran parte del mondo.
In un week-end di primavera, o in un soleggiata giornata d’estate, è davvero rilassante godersi un tour in queste silenziose colline, alla scoperta dei vini e delle aziende vitivinicole tipiche, ma anche del paesaggio suggestivo e particolarmente caratteristico di questa zona.
In questa terra di confine, infatti, convivono culture, lingue e tradizioni differenti: si trovano elementi friulani, sloveni e austriaci.
Un melting pot di culture, una terra in cui uomo e ambiente vivono ancora in perfetto equilibrio.
Gli itinerari di degustazione possono essere svolti anche con la bici o in moto: sono disponibili infatti dei percorsi cicloturistici che permettono di percorrere tutte i luoghi delle colline del Collio.
In particolare:
Giro del Collio: Capriva – Castello di Spessa – Cormòns – Brazzano – San Rocco – Monte Quarin – Subida – Russiz superiore -Capriva (km 28)
Strada del Vino delle Ciliege: Gorizia – Mossa – Capriva – Cormòns – Giasbana – San Floriano – Oslavia – Piuma-Gorizia (km 36,4).
Le tappe della degustazione
Sul Collio, conosciuta nel mondo come una delle aree più prestigiose per la produzione di bianchi, sarete protagonisti di una degustazione di vini DOC in una delle cantine aderenti al progetto Strada del Vino e dei Sapori, e in una trattoria del territorio, potrete gustare una cena dedicata per un tuffo nell’enogastronomia locale, un incrocio tra le tradizioni culinarie della cucina austriaca, friulana e slovena.
Capriva del Friuli
C’è veramente tanto da vedere, anzi ammirare.
Percorrendo le tranquille strade del Collio, come prima tappa si arriva a Capriva del Friuli.
Già il nome è particolare: pare infatti che derivi dallo sloveno “kopriva” e che quindi voglia dire ortica, perché in passato il villaggio era circondato da distese di ortiche.
Capriva del Friuli è la sede di importanti dimore storiche come il Castello di Spessa e Villa Russiz.
Ma possiamo cominciare a fermarci qui per bere un buon bicchiere di vino del Collio: entrambe sono anche cantine!
Degna di segnalazione a Villa Russiz anche la cappella di San Giuseppe che ospita il Mausoleo di Theodor de La Tour en Voivre.
Un personaggio fondamentale per lo sviluppo di tutto il territorio: è infatti il nobile di origini francesi a cui si deve l’introduzione di alcuni tra i più rinomati vitigni francesi come Chardonnay, Sauvignon, Merlot, Cabernet e Pinot.
Cormons
Ci spostiamo poi verso la “capitale” del Collio: Cormons.
La cittadina si trova sul monte Quarin, da dove si gode di una vista panoramica che abbraccia tutta la zona.
Tra simboli di Cormons ci sono sicuramente le belle cente, strutture murarie difensive avvolte come una spirale intorno alla chiesa, come la parte attorno al duomo di Sant’Adalberto.
Le dimore signorili, come Palazzo Locatelli, Palazzo Del Mestri, Palazzo Taccò e Palazzo Weiz del Mestri, rendono Cormons una delle cittadine più raffinate ed eleganti di tutto il Friuli Venezia Giulia.
Oslavia
Nel nostro viaggio nel Collio, dopo Cormons troviamo Oslavia, una piccola frazione di Gorizia.
Anche qui troviamo un monumento dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale, il celebre Ossario.
I due torrioni circolari e la scalinata incorniciata da altissimi cipressi lo rendono un monumento possente e solenne, ispirato all’architettura militare proprio come l’Ossario del Monte Grappa.
Anche Oslavia è un luogo della Grande Guerra: in questo piccolo borgo tutto parla di ciò, basta pensare che i contadini ancora oggi trovano reperti bellici nei campi.
Ma qui nascono anche due eccellenze del vino: la Ribolla Gialla e gli ormai celebri Orange Wines, vini macerati che sono conosciuti in tutto il mondo!
Sentiero delle Vigne Alte
Allontanandoci dalle strade più battute e immergendoci nel cuore naturale del Collio troviamo il suggestivo sentiero delle Vigne Alte, perfetto per una camminata o biciclettata rilassante perché è lungo solamente 3 km e la vista è davvero imperdibile!
Si tratta di un percorso naturalistico che collega il Castello di Spessa alla località Subida: un vero e proprio gioiello verde, ricco di punti panoramici, che si snoda tra vigneti e macchie di bosco, attraversando anche le vigne di alcune tra le più interessanti aziende del Collio.
Lungo il percorso, numerose varianti conducono a destinazioni altrettanto imperdibili: la piana del Preval da un lato, i vigneti di Pradis e la chiesetta della Subida dall’altro.
Per goderti al meglio il viaggio nel Collio, approfitta del progetto Le Strade del Vino e dei Sapori: un sistema che ti permette di scoprire le eccellenze del territorio: prodotti enogastronomici, cantine, ristoranti, agriturismi, B&B, artigianato. Visitando il sito de Le Strade del Vino e dei Sapori potete trovare tutte le informazioni utili.
I vini del Collio
Come detto, questa però è soprattutto zona di vini eccezionali, una qualità riconosciuta dal 1968 con la denominazione DOC Collio.
Qui i profumi, gli aromi e colori dell’aria e della terra si ritrovano tutti nel bicchiere.
Il microclima è perfetto per esaltare le viti, che si tratti di varietà autoctone o internazionali: grazie alla poca distanza dal mare e dai monti, al clima alla ventilazione ed escursione termica, ma soprattutto grazie alla ponca (o ponka), il caratteristico terreno del Collio fatto di marne e arenarie ricche di minerali.
Il territorio è protetto dai venti freddi del Nord dalle Alpi Giulie e può godere delle brezze del vicino Mar Adriatico, che contribuiscono a mitigare il clima. La produzione è strepitosa per qualità, con vini di pregio, 8 zone DOC e 3 DOCG, e ricchissima per varietà.
L’uva bianca è davvero l’oro giallo di questo territorio famoso in special modo per i suoi bianchi: La Ribolla Gialla un vino fresco, asciutto e dalla piacevole acidità e il Friulano dal gusto pieno e armonico, che una volta veniva chiamato Tocai… i veri simboli del vino del Collio!
La lista completa dei vini che si producono nel Collio comprende:
Vini bianchi: Chardonnay, Collio bianco, Friulano, Malvasia, Muller Thurgau, Picolit, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Ribolla Gialla, Riesling, Riesling italico, Sauvignon, Traminer aromatico.
Vini rossi: Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Collio Rosso, Merlot, Pinot Nero.
Le cantine del Collio
Come già anticipato due delle cantine del Collio in cui fermarsi sono Villa Russiz e Castello di Spessa.
Ovviamente queste non sono le uniche, in tutto il territorio che misura ben 1.600 ettari sono presenti da realtà vitivinicole meritevoli di attenzione, che si tratti di aziende più grandi o di realtà famigliari di dimensioni più modeste.
Noi ve ne consigliamo cinque in cui far tappa, ma possiamo garantire che tutte le altre che fanno parte del Consorzio di Tutela vini del Collio (collio.it) sono altrettanto meritevoli perché ogni vino ha la sua storia e la sua tradizione.
- Cociancig
Località Pradis 18, Cormòns (GO) - Azienda Agricola Il Carpino
Località Sovenza 14/A, 34070 San Floriano del Collio (GO) - La Castellada
Località Oslavia 1, 34170 Gorizia (GO) - Ferruccio Sgubin
Località Mernico 2, 34070 Dolegna del Collio (GO) - Marco Felluga e Russiz Superiore
Due aziende in una:
Russiz Superiore – Via Russiz 7, Capriva del Friuli (GO)
Marco Felluga – Via Gorizia 121, Gradisca d’Isonzo (GO)
Piatti tipici
La cucina della zona vanta la sua nascita da un originalissimo mix di tradizioni austriache, friulane, slovene: ricette tramandate da generazione in generazione rendono la gastronomia goriziana un unicum, nobilitato da vini che sono da tempo considerati tra i migliori del mondo.
Uno dei piatti tipici goriziani è il prosciutto cotto nel pane che spolverato di cren grattugiato può fungere anche da piatto unico per il pranzo di mezzogiorno.
Fra i primi, alcune delle minestre gustosissime sono la jota (composta da capucci acidi, patate, fagioli e carne o cotenne di maiale) e la friulana minestra di orzo e fagioli.
In primavera nelle trattorie si trovano profumate frittate con le erbe, in autunno invece il muset e brovade (cotechino con rape bianche grattugiate e fermentate nella vinaccia), il gulasch (lo spezzatino piccante); il kaiserfleisch (carne di maiale affumicato, con cren fresco, crauti o gnocchi di pane), la selvaggina con polenta, lo stinco di maiale o vitello al forno.
Dietro ad ogni bottiglia di vino del Collio c’è una storia da raccontare e una passione da condividere.
Nel lavoro quotidiano dei vignaioli del posto è racchiuso tutto il loro amore e la loro dedizione per questi luoghi affascinanti, dai confini mobili, come solo le terre di frontiera sanno essere.
Perché non riprendere il contatto con la natura, vivere l’alchimia che trasforma l’uva in vino e scoprire come si trasforma la tecnica in arte?
Le dolci colline del Collio e il Friuli vi aspettano!
Immagini di Turismofvg.it
A cura di Greta Monterosso