I Cavalli di San Marco sono un’opera unica e speciale, ora conservata al Museo di San Marco
Arrivati da Costantinopoli a Venezia, hanno viaggiato a lungo attraversando terre e mari, passando da una città all’altra, da un sovrano all’altro, prima di fermarsi definitivamente
Sulla terrazza della Basilica di San Marco, davanti al grande finestrone centrale in vetro a piombo, i Quattro Cavalli in Rame d’orato si ergono splendenti, sebbene siano la copia di quelli che hanno superato i millenni e le tante avventure per giungere ancora a noi nella loro incredibile bellezza.
Gli originali, per evitare che possano essere rovinati dagli agenti atmosferici, sono ospitati all’interno del percorso museale della Basilica, al quale si accede attraverso una stretta e ripida scala a fianco dell’ingresso principale.
Ma da dove vengono i Cavalli di San Marco?
I cavalli facevano parte dell’Ippodromo di Costantinopoli e dopo la conquista della città da parte dei Cristiani avvenuta 1202-1204, furono portati a Venezia e collocati sul frontale della Basilica nel 1206.
Durante il 1977 furono tolti dalla loro sede e portati in laboratorio per un lungo e meticoloso restauro.
Al loro posto furono poste delle copie perfette che adornano la facciata della Basilica di San Marco.
Terminato il restauro, nel 1982, sono stati posti all’interno del percorso del museo della Basilica, in una sede dove si possono ancora ammirare nella loro entusiasmante bellezza.
La forza e la potenza della Venezia marinara era contrastata dai genovesi che, nel 1379, dopo aver preso Chioggia, per bocca del suo comandante, Pietro Doria, in questo modo si esprimeva:
Affè, voi non avrete mai pace dal Signore di Padova , nè da Genova, se prima non mettiamo e briglia a quei vostri cavalli sfrenati che stanno sopra la regia del vostro Evangelista San Marco.
L’odissea dei Cavalli di San Marco
Lo sapevi che…Sebbene i Cavalli di San Marco, per la loro presenza centenaria sulla terrazza della facciata della Basilica, siano associati a Venezia, la loro origine non proviene dalla città lagunare? Essi furono acquisiti dalla Serenissima nel 1254, quando vennero sottratti da Costantinopoli poco dopo la fine della Quarta Crociata.
Ma la loro storia è addirittura precedente a Costantinopoli.
Alcune teorie datano la loro origine al IV secolo dell’era volgare e potrebbero essere stati scolpiti in Egitto o nell’antica Roma.
Nel 1797, Napoleone Bonaparte rimosse i cavalli e li portò a Parigi come oggetto delle spoliazioni francesi della Repubblica di Venezia durante l’occupazione napoleonica, dove li utilizzò per disegnare la sua quadriga per l‘arco di Trionfo del Carrousel.
Nel 1815 i cavalli tornarono a Venezia grazie al capitano Dumaresq. Quest’ultimo aveva combattuto nella file della settima coalizione anti-francese nella battaglia di Waterloo ed era con le forze alleate a Parigi dove fu incaricato dall’Imperatore d’Austria di prelevare i quattro cavalli dall’Arco di Trionfo parigino e condurli a San Marco a Venezia.
Per aver portato a termine il compito ricevette dall’Imperatore una tabacchiera d’oro con le sue iniziali in diamanti. E’ possibile ammirare questo gruppo scultoreo al secondo piano della Basilica di San Marco. Negli anni ’80, i Cavalli furono trasferiti all’interno al fine di proteggerli dalle intemperie e, all’esterno, furono poste delle copie che guardano al panorama di Piazza San Marco.
A cura di Greta Monterosso