sabato, 9 Novembre, 2024

Balconi e terrazze green con lo sconto?

Sarà possibile utilizzare il Bonus verde per la ristrutturazione di giardini, terrazzi e spazi verdi per tutto il 2021.

La percentuale di detrazione fiscale resta quella del 36%, con un limite massimo di spesa di 5.000 euro, ma a differenza degli altri ecobonus, il bonus verde non può usufruire né dello sconto in fattura, né della cessione del credito.

La Legge di Bilancio ha confermato l’agevolazione per chi decide di ristrutturare gli spazi verdi di abitazioni e condomini.
Per tutti coloro che eseguono interventi di ristrutturazione su giardini, terrazzi e balconi la percentuale di detrazione Irpef è pari al 36% delle spese sostenute, per una spesa massima di 5.000 euro.

Questo significa che la detrazione massima possibile è di 1.800 euro, suddivisa in 10 quote annuali di pari importo. A beneficiarne sono tutti i possessori o detentori dell’immobile su cui vengono eseguiti i lavori e tenuti al pagamento delle spese e quindi la norma si rivolge a proprietari, inquilini o comodatari.

Gli interventi devono riguardare le aree verdi, siano esse comuni o relative a singole unità immobiliari e sono incluse pertinenze e recinzioni.

Gli interventi detraibili sono: la realizzazione di impianti di irrigazione, i lavori svolti sui pozzi, interventi di coperture a verde e giardini pensili, vasi mobili e la piantumazione di piante e arbusti, purché rientrino in un unico intervento.

È possibile, per esempio, detrarre le spese per convertire il cortile in giardino, o la realizzazione di vialetti, recinzioni e fioriere. Sono detraibili anche i lavori per il mantenimento di alberi secolari o esemplari vegetali di grande pregio paesaggistico, naturalistico, storico e culturale.

A queste è possibile aggiungere le spese di progettazione e manutenzione sostenute per attuare le tipologie di interventi indicati che devono avere carattere “innovativo”.

Come usufruire del Bonus verde?

Per usufruire dell’agevolazione, infatti, è importante che l’ammodernamento sia evidente, perché non è possibile richiederla nel caso di una manutenzione che rientri fra quelle ordinarie e svolte con costanza.

La norma, infatti, chiarisce anche quali sono le spese non ammissibili nel bonus verde e si tratta nello specifico della manutenzione ordinaria di giardini già esistenti e con regolarità periodica, senza che venga prodotto nei fatti un lavoro innovativo o modificativo di quanto già presente.

Non si può considerare nemmeno l’acquisto di attrezzature specifiche per la cura del giardino come pale, picconi e tagliaerba e tutti gli interventi svolti in economia, ovvero acquistando direttamente i materiali, da parte del proprietario.

I condomini possono richiedere il bonus verde per le spese sostenute per lavori eseguiti sulle parti esterne degli edifici condominiali e, in questo caso, l’importo massimo complessivo di 5 mila euro è usufruibile per ogni unità immobiliare a uso abitativo.

Ogni condomino potrà beneficiare di una detrazione coincidente con la quota spettante, purché siano in regola con il pagamento delle spese condominiali.

Per beneficare dell’agevolazione fiscale, è importante realizzare il pagamento delle spese con strumenti che garantiscono il 100% della tracciabilità e pertanto tramite bonifico bancario o postale, carta di credito o bancomat e assegni non trasferibili.

La fattura relativa dovrà riportare l’indicazione della norma a cui fa riferimento il bonus verde – Dl 162/2019, articolo 10 – dichiarando in tal modo che non si tratta di un intervento di manutenzione ordinaria.

L’utente che vuole richiedere il bonus deve conservare tutte le fatture, le copie dei pagamenti effettuati, le ricevute di carte di credito o debito, copia degli assegni, da presentare al momento della dichiarazione dei redditi e in seguito a eventuali controlli.

A cura della redazione

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