sabato, 9 Novembre, 2024

a cura di Sara Scano

Non c’è niente di meglio di un tuffo nella storia per vivere un’esperienza immersiva nelle tradizioni di un luogo. In questo senso, il Friuli Venezia Giulia costituisce il teatro perfetto per mettere in scena delle vacanze primaverili uniche, passeggiando tra i meravigliosi castelli che compongono il panorama della regione. La lista è lunga: c’è l’imbarazzo della scelta tra fortezze e manieri incantevoli, ma ecco quali sono gli esempi più maestosi e intrisi di storia che possono fare al caso vostro.

Il Castello di Udine, il re delle fortezze friulane

Eccoci arrivati nel cuore di una delle province più importanti della regione. Situato su un’altura nel centro storico della città, il Castello di Udine è uno dei
monumenti più identificativi della località e uno dei posti più amati dai suoi abitanti.
Costruito su un cumulo di storie passate e di leggende affascinanti, questo gioiello architettonico è circondato
da un meraviglioso parco che offre una visione panoramica di tutto il territorio circostante, come un guardiano che sorveglia le sue terre.

Storia e bellezza tra le sale del Castello di Susans

Il tour tra le zone più splendide di Udine continua, ma una tappa a Majano è obbligatoria: immerso
nella natura friulana, questo piccolo borgo custodisce meravigliose costruzioni architettoniche che offrono un quadro incantevole della storia regionale.

Tra queste bellezze antiche, nellafrazione di Susans, si staglia un favoloso Castello, che porta su di sé i segni del passato locale e degli eventi storici che lo hanno
attraversato.

Citato per la prima volta all’inizio dell’XI se- 11 secolo come “villa de Suzan”, la struttura regale sarà funzionante solo a partire dal XIV secolo, quando il maniero passò nelle mani di Asquino e Federico Di Varmo. Attacchi e battaglie, distruzioni e ricostruzioni hanno segnato la vita dell’edificio nei secoli successivi, tra cui si ricordano le guerre feudali che insanguinavano il Friuli Venezia Giulia, e la rivolta contadina del 1511 in cui l’edificio fu dato alle fiamme.

Nel 1976, il maniero fu colpito da un sisma che provocò notevoli danni, senza però danneggiare la struttura in maniera irreparabile: responsabile di questo successo fu la pianta rafforzata da quattro torri, innovazione di Colloredo che si dimostrò particolarmente efficace e resistente.

Restaurato ancora una volta dopo il terremoto, il Castello di Susans può accogliere finalmente le orde di turisti che in ogni momento dell’anno accorrono a visitare le sale, gli arredamenti e le specialità architettoniche che lo caratterizzano.

Quadri affascinanti, mobili d’epoca, stampe antiche e stanze sontuose, che raccontano le vite e le abitudini delle personalità che vi hanno abitato, costituiscono oggi la scenografia perfetta per ospitare occasioni speciali come matrimoni, congressi e convegni, banchetti e altri eventi prestigiosi.

La meravigliosa Sala delle Volte, la Sala Nobile al primo piano, l’ampio Salone Colloredo e le sue stanze adiacenti, mettono a disposizione il loro spazio regale e colorato per mostre ed esposizioni artistiche.

Dopo aver trascorso una giornata tra conoscenza e divertimento, il Castello offre ai suoi ospiti la possibilità di pernottare in una delle sue quattro favolose suite: eleganza e comfort sono le parole d’ordine delle stanze del palazzo, in cui i villeggianti potranno godersi un meritato riposo
avvolti da un’atmosfera calda e familiare.

La speciale posizione della struttura, sulla sommità di un colle, consente agli ospiti di andare alla scoperta delle peculiarità del territorio friulano e delle sue tradizioni: itinerari turistici, percorsi immersi nella natura sono l’ideale per trascorrere una giornata all’aria aperta, da soli con i propri pensieri o in compagnia delle persone più care. A pochi metri dalla struttura, inoltre, è possibile accedere al Golf Club e fare un’escursione in sella ad uno dei cavalli del maneggio.

Il gioiello di Majano è circondato inoltre da mille sfumature di colore che brillano in un meraviglioso giardino. Progettato dalla famiglia Colloredo, questo spazio verde riporta ancora oggi le antiche specie floristiche del passato, come cachi selvatici, filari di peri da fiore, un cipresso storico
superstite e ancora magnolie e conifere.

Ma tra le gemme più preziose che lo compongono luccicano le rose: dalle ‘ibridi di Moschata’, chiamate con nomi femminili, alle rampicanti dalle tinte delicate o fiammeggianti, sino a esemplari più peculiari come la nota noisette ‘Crepuscule’.

Castello di Cassacco e Villa Gallici Deciani

Incastonato nel cuore del provincia udinese, il piccolo comune
di Cassacco è la meta ideale per respirare a pieni polmoni l’atmosfera di montagna. In questo territorio di spazi verdi e aria fresca, ci sono due luoghi idilliaci in cui i visitatori di tutta Italia potranno riscoprire le storie e i personaggi che hanno caratterizzato il passato del Friuli.

Il Castello di Cassacco è uno degli esempi più importanti dell’architettura medievale friulana: antico possesso dei signori di Montegnacco, la struttura castellana con la sua cinta muraria difensiva, le due torri imponenti e le torrette minori, costituiscono un richiamo irresistibile e possono essere ammirate in una delle numerose visite guidate e manifestazioni locali. Nella frazione di Montegnacco, a Nord della città di Udine, si erge in tutto il suo splendore la Villa Gallici Deciani, incantevole palazzo padronale costruito a cavallo dei secoli XVII-XVIII.

Circondata da un bellissimo parco alberato, con le colline a vista e le Alpi che svettano dall’orizzonte, questa perla è la scenografia perfetta per ospitare occasioni speciali come matrimoni, concerti, ricevimenti ed altri eventi indimenticabili.

Benvenuti nel Castello di Fagagna

Tra le verdi colline del paesaggio udinese, sorge uno splendido gioiello architettonico che domina la pianura friulana: è il Castello di Fagagna, antico complesso fortilizio che costituisce il fiore all’occhiello del comune omonimo, compreso nella lista dei Borghi più belli d’Italia.

Ricordata per la prima volta in un diploma dell’11 giugno 983, la fortezza costituiva un punto
nevralgico nello Stato patriarcale e fu protagonista di numerose battaglie, in particolare durante i secoli XIII e XIV, per la sua importante posizione strategica.

Esempio straordinario di palazzo pubblico veneto, nel corso del tempo subì molteplici rimaneggiamenti e aggiunte che terminarono nel XV secolo, dopo che un tragico incendio che lo colpì nel 1511, durante la rivolta contadina del Giovedì Grasso.
Oggi, dell’imponente complesso si possono ammirare solo alcune parti della cinta muraria che delimitava la sommità del colle, i resti di un torrione, la chiesetta castellana di San Michele, il campanile ricavato nella torre maestra e un piccolo fabbricato su cui attualmente si trova un delizioso ristorante.

Fermata a Pordenone per ammirare il Castello di Spilimbergo

Una piccola deviazione nel territorio pordenonese è necessaria per osservare un gioiello architettonico di raro splendore.

Costruito per sorvegliare uno dei principali guadi del fiume Tagliamento, il Castello di Spilimbergo è uno straordinario edificio appartenuto in origine alla celebre famiglia nobile degli Spengenberg.
Nonostante le numerose tragedie che colpirono la costruzione, tra scontri armati, incendi e devastazioni, basta un solo sguardo alla maestosità della sua corte per rimanerne incantati.

Tanti piccoli palazzi convivono uno accanto all’altro, disposti ad anello, per mostrare agli ospiti di tutta Italia i loro stili particolari e le storie che custodiscono: Palazzo Dipinto, Palazzo Tadea, Palazzo Troilo, Palazzo Ciriani, espongono orgogliosamente le loro architetture diverse, dal Romanico al Gotico, al Veneto del Rinascimento, creando un racconto artistico-visivo mozzafiato.

Tra questi, Palazzo Dipinto merita senz’altro un’attenzione speciale, grazie agli affreschi incantevoli realizzati da Andrea Bellunello sulla facciata, e alle due trifore in stile gotico e rinascimentale.

Visita a Trieste e al Castello di San Giusto

Per l’ultima fermata del nostro tour esplorativo ci sposteremo nel capoluogo friulano. A Trieste ci aspetta uno dei simboli architettonici più rappresentativi della città: il Castello di San Giusto.

Situato sull’omonimo colle che sorveglia il paese, dal golfo all’entroterra, questa fortezza magnifica racconta con la sua bellezza il passaggio di grandi imperatori della storia dell’uomo, dai Romani del II secolo a.C. agli Austriaci nella seconda metà del Quattrocento.
Attraversato il ponte levatoio, i visitatori potranno ammirare da vicino ogni aspetto più peculiare del suo esterno, dai camminamenti di ronda che collegano i tre Bastioni al vasto Cortile delle Milizie, su cui
si affacciano ambienti museali e ricreativi, protetto dalle possenti mura.
Prima di avventurarvi tra le stanze interne, prendetevi pure qualche minuto per godervi il panorama mozzafiato sulla magica città triestina.


Per ammirare tutti i punti più splendidi del maniero, può essere utile lasciarsi guidare da uno dei progetti espositivi organizzati dalla struttura, che vi aiuteranno a non perdere neanche un pezzo delle meravigliose sale storiche.

Abbassate il ponte levatoio!
Il Castello di Avio è pronto per accogliere i suoi fedeli visitatori

Occasione da non perdere per vivere un’esperienza magica tra le valli del Trentino: da sabato 25 febbraio 2023 lo storico Castello di Avio riaprirà le porte al pubblico di tutta Italia.
Dalla sommità di uno sperone del monte Vignola, affacciandosi sulla Vallagarina, il maniero costituisce un importante esempio di architettura, storia e tradizione alto-adigine assolutamente da non perdere.
Storico punto strategico di difesa e vedetta, l’edificio fu a lungo proprietà della famiglia nobiliare dei Castelbranco, che, in età medioevale, lo trasformò in una corte feudale, in cui si incontravano intellettuali e artisti.

Con il suo stile costruttivo imponente e maestoso, che fonde le caratteristiche tipiche delle fortezze alpine del Medioevo con le rifiniture delle residenze di derivazione scaligera, il Castello offre alla vista uno spettacolo mozzafiato grazia alla presenza di un Mastio del XI secolo, delle tre cinte di mura merlate e dei torrioni, che oggi circondano un rigoglioso giardino di viti e cipressi.

Custodito come un tesoro dalla grandiosità dell’esterno, il complesso nasconde al suo interno un favoloso ciclo di affreschi che decora le pareti delle stanze regali.

Figure e paesaggi tipici del gotico veronese
trecentesco compongono dei quadri meravigliosi, ammirabili nella celebre “Camera di Amore”, in cui si possono osservare allegorie d’amore, con cavalieri e dame cortesi, ma anche scene di vita quotidiana dai colori chiari e tinte pastello.

Attorno ad essa si dispongono altri edifici affrescati da non perdere, come la Cappella, il Palazzo Baronale e soprattutto la Casa delle Guardie, in cui le arti della guerra sono rappresentate e celebrate con scene meravigliose della vita cavalleresca del tempo.
Dopo aver ammirato ogni perla dell’architettura e dell’arte del Castello di Avio, i visitatori potranno godersi lo splendido panorama che avvolge il maniero: lunghi filari di viti, cipressi che sfiorano il cielo e un’invidiabile vista sulla Vallagarina e sul fiume Adige compongono dei dipinti
straordinari dalle mille sfumature.

Il complesso è adatto anche alla presenza di visitatori più piccoli, che potranno divertirsi tra le diverse sezioni attraverso dei percorsi-gioco, alla scoperta delle storie e dei personaggi che hanno abitato le sale del palazzo.

 

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