Speciale Giro d’Italia 2025
La corsa rosa tra mito e meraviglia
Il Giro d’Italia 2025 si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella storia del grande ciclismo. La corsa rosa, giunta alla sua 108ª edizione, promette emozioni, colpi di scena e un percorso che attraverserà alcune delle località più iconiche del Paese.
Tra salite leggendarie, volate mozzafiato e paesaggi spettacolari, il Giro non è solo una sfida sportiva, ma un viaggio nell’anima dell’Italia, capace di unire storia, arte e cultura.
L’edizione 2025 porterà con sé importanti novità. Tappe disegnate per esaltare lo spettacolo, il ritorno di salite mitiche e un parterre di campioni pronti a contendersi la maglia rosa.
Il fascino epico della corsa resterà intatto, con la fatica degli atleti, la passione dei tifosi e il racconto di una competizione che, anno dopo anno, continua a regalare storie indimenticabili. Il percorso di quest’anno si svilupperà per un totale di 3.413km con 52.500m complessivi di dislivello e una lunghezza media di tappa di 162,5km. Dalla grande partenza fino all’ultima pedalata, il Giro 2025 sarà un evento imperdibile, capace di intrecciare sport, cultura e bellezza in un’unica straordinaria avventura.
STORIA DEL GIRO D”ITALIA sino all”edizione 108 del giro
Racconto epico capace di unire sport, cultura e passione, il Giro d’Italia è a tutti gli effetti uno degli eventi sportivi più iconici del nostro paese. La prima edizione,
organizzata dalla Gazzetta dello Sport nel 1909, vide 127 corridori affrontare oltre 2.400 km in condizioni proibitive. Da allora, il Giro è cresciuto fino a diventare una delle tre grandi corse a tappe del calendario mondiale, accanto a Tour de France e Vuelta a España. Le sue strade hanno fatto da sfondo a duelli entrati nella leggenda, dalle imprese di Coppi e Bartali, simboli di un’Italia divisa eppure unita dallo sport, fino ai successi di campioni moderni come Pantani, Nibali, Contador e Pogačar, maglia rosa della scorsa edizione. Il percorso, ogni anno diverso ma capace di mantenere i suoi passaggi “classici”, celebra cime iconiche come lo Stelvio e il
Mortirolo, ma anche la bellezza delle città d’arte e dei borghi più nascosti e affascinanti. Più di una gara, il Giro è un viaggio nel cuore dell’Italia, una sfida senza
tempo che continua a emozionare generazioni di tifosi.
ALBEROBELLO – LECCE
Una volta cavalcata la costa adriatica, il Giro d’Italia 2025 approderà nel cuore del Salento, con l’arrivo della terza tappa a Lecce. La città barocca accoglierà i corridori in una cornice straordinaria, tra pietra dorata e sfarzose piazze, offrendo una scenografia unica per il traguardo. Capoluogo salentino, Lecce è un gioiello di arte e storia, dove il barocco leccese domina con facciate riccamente scolpite e dettagli raffinati. Il Duomo, con il suo campanile imponente, e la Basilica di Santa Croce, esempio perfetto di questo stile architettonico, sono tappe imperdibili per chi visita la città. Passeggiando nel centro storico, si scoprono angoli suggestivi e
testimonianze dell’antica Lupiae romana, come l’anfiteatro e il teatro romano, che ancora oggi evocano la grandezza del passato. Ma Lecce è anche anima
mediterranea e convivialità, con una tradizione gastronomica che conquista al primo assaggio: dal rustico leccese alla puccia, senza dimenticare il pasticciotto,
dolce simbolo della città. L’arrivo del Giro trasformerà Lecce in un palcoscenico a cielo aperto, celebrando la sua bellezza tra lo spettacolo delle due ruote.
PARTENZA CEGLIE MESSAPICA
La quinta tappa del Giro d’Italia 2025 prende il via dal cuore dell’entroterra brindisino. Ceglie Messapica, al confine tra la Valle d’Itria e l’Alto Salento, è uno
scrigno di storia e tradizioni, dove il passato si intreccia armoniosamente con il presente. Le radici di Ceglie Messapica risalgono all’epoca dei Messapi, popolazione
preromana che lasciò segni indelebili, dalle possenti mura megalitiche ai reperti custoditi nel Museo Archeologico. Il borgo medievale, sviluppatosi successivamente,
conserva un centro storico caratterizzato da vicoli tortuosi, cortili nascosti e abitazioni in pietra bianca che raccontano secoli di vita. Il simbolo della città è senza
dubbio il Castello Ducale, un’imponente struttura risalente al periodo normanno-svevo, con la sua alta torre quadrangolare che ancora oggi domina
l’abitato. Poco distante la Collegiata di Santa Maria Assunta, con la sua facciata barocca e gli interni raffinati, rappresenta uno dei luoghi di culto più significativi del
borgo brindisino. Tappa obbligata di una gita alla scoperta della storia di Ceglie Messapica.
CEGLIE MESSAPICA – MATERA
La tradizione gastronomica di Ceglie Messapica è un viaggio nei sapori autentici della Puglia, dove il legame con la terra e le antiche ricette si traduce in una cucina
semplice ma straordinariamente ricca e gustosa. Qui il cibo non è solo nutrimento, ma un rito che si consuma tra le mura delle case, nei forni storici e nelle trattorie che custodiscono il sapere culinario di generazioni. Uno dei simboli più riconoscibili è il biscotto cegliese, un dolce a base di mandorle, miele e marmellata di ciliegie o uva, riconosciuto come Presidio Slow Food. Ma il cuore della cucina locale batte forte nei piatti poveri della tradizione contadina come il pancotto, preparato con
pane raffermo e verdure, o le fave e cicorie, servite con un filo d’olio extravergine locale. Le braciole al sugo, involtini di carne cotti lentamente in salsa di pomodoro,
sono un piatto tipico delle domeniche in famiglia, mentre gli gnummareddi, involtini di interiora di agnello cotto alla brace, sono protagonisti delle grigliate nei
forni a legna e nei ristoranti tipici. Leccornie da abbinare a vini come il Negroamaro e il Primitivo, classici intramontabili della tradizione pugliese.
POTENZA – NAPOLI – PARTENZA DA POTENZA
La sesta tappa prenderà il via da Potenza, storico capoluogo della Basilicata. Posta a 819 metri sul livello del mare, Potenza è il capoluogo più alto d’Italia, caratteristica che le conferisce un fascino particolare, tra vicoli in salita e panorami suggestivi. La storia di Potenza affonda le sue origini nell’epoca lucana, prima di essere conquistata dai Romani che ne fecero un importante centro strategico. Nel corso dei secoli, ha subito dominazioni longobarde, normanne e angioine, lasciando in eredità un ricco patrimonio architettonico e culturale. Il cuore della città è rappresentato da Via Pretoria, il corso principale che attraversa il centro storico, affiancato dai magnifici palazzi storici e dalle botteghe tradizionali. Impossibile non rimanere colpiti dall’eleganza della Cattedrale di San Gerardo, luogo di culto dedicato al patrono della città. Per gli amanti della storia è caldamente consigliata una visita al museo archeologico nazionale della Basilicata Dinu Adamesteanu, per potersi immergersi appieno nella storia della Basilicata e nelle sue antiche tradizioni.
PARTENZA DA POTENZA Alla scoperta di Potenza
Scoprire Potenza significa immergersi in un viaggio tra storia e paesaggi dalle atmosfere uniche. Un itinerario ben strutturato permette di cogliere il meglio della
città in un paio di giorni, alternando arte, natura e scorci dal grande fascino. Si parte dal cuore del centro storico percorrendo Via Pretoria, con i suoi palazzi nobiliari e i negozi storici. La prima tappa è la Cattedrale di San Gerardo, dedicata al patrono della città, seguita dalla visita a Palazzo Loffredo, che ospita il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata, custode di reperti lucani e romani. Per una pausa immersa nel verde, il Parco di Montereale regala una vista spettacolare sui monti circostanti. Il secondo giorno si apre con una passeggiata sul Ponte Musmeci, icona d’architettura contemporanea, seguito da una passeggiata fino al parco della Grancia, parco storico-rurale che rievoca la vita dei briganti, con eventi e spettacoli a tema. Per concludere, una bella escursione sulle Dolomiti Lucane, alla scoperta dei borghi di Castelmezzano e Pietrapertosa, per un’impareggiabile esperienza tra storia e natura.
Tutti i sapori di Potenza
Uno dei tanti aspetti positivi del Giro è senza dubbio quello di poter scoprire piatti e ricette tradizionali dei luoghi attraversati dalla carovana rosa. La provincia di
Potenza non fa eccezione, forte di una tradizione culinaria ricca e saporita. Tra i piatti simbolo spiccano gli strascinati con mollica e peperone crusco, una pasta
fresca condita con pane raffermo tostato e il tipico peperone essiccato, croccante e saporito. Altra specialità sono i raskatielli con sugo di salsiccia, una variante locale della pasta corta, spesso abbinata con un ragù rustico e verace. Molto apprezzate ovviamente le carni, soprattutto ovine e suine. L’agnello alla potentina, cotto
lentamente con pomodoro e spezie, è uno dei piatti più apprezzati, così come la salsiccia lucanica, dal sapore intenso e speziato. Tra i formaggi, il pecorino di Filiano
DOP e il caciocavallo podolico sono perfetti da gustare con il pane di Molino di San Luca. Ad accompagnare il tutto, i vini del territorio: il robusto Aglianico del Vulture, considerato tra i migliori rossi d’Italia, e il più delicato Grottino di Roccanova, ideali per esaltare i sapori della tradizione potentino-lucana.
La Potenza notturna
Dopo una giornata dedicata al ciclismo, perché non riservare la serata alla scoperta di una Potenza diversa che, con il calar del sole, indossa un altro scintillante vestito?
La vita notturna della città si anima soprattutto lungo le vie del centro storico, tra locali accoglienti, eventi culturali ed eleganti piazze e vicoli che offrono una
scenografia perfetta per una passeggiata notturna. Piazza Mario Pagano è il cuore della movida: qui si affacciano wine bar e cocktail lounge dove giovani e non solo si
ritrovano per un aperitivo o un drink dopo cena. Corso XVIII Agosto offre un’atmosfera vivace, con pub e birrerie perfette per chi cerca un ambiente più
informale. Per gli amanti della musica dal vivo, non mancano locali che ospitano concerti e dj set, spaziando dal rock al jazz. Il Teatro Stabile e altri spazi culturali
propongono spesso spettacoli e rassegne che attirano un pubblico variegato. Durante l’estate, poi, la città si accende con festival e serate all’aperto,
trasformando le piazze in punti di ritrovo dove si mescolano cultura e divertimento. Potenza di notte sa diventare intima e frizzante, con sprazzi di autentica e genuina convivialità.
CASTEL DI SANGRO – TAGLIACOZZO
Partenza da Castel di Sangro
Partenza d’eccezione quella della settima tappa, con lo splendido paesaggio abruzzese a far da sfondo alle prime pedalate. Castel di Sangro è una cittadina
dall’anima storica e naturalistica, che offre paesaggi naturali mozzafiato e un ricco patrimonio artistico. Il cuore antico si sviluppa attorno ai vicoli che salgono fino alla Basilica di Santa Maria Assunta, simbolo della città, con il suo elegante interno barocco. Poco distante, i resti del castello medievale dominano dall’alto, regalando una vista spettacolare sulle montagne circostanti. Passeggiando lungo il fiume Sangro, si arriva al Museo Civico Aufidenate, che conserva reperti archeologici dell’antica città sannita di Aufidena.
Qui, la natura è indubbiamente la protagonista assoluta. Castel di Sangro è infatti la porta d’accesso al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove si possono
organizzare escursioni e camminate tra boschi e vette suggestive. Tra storia, tradizioni e un comparto naturalistico senza pari, Castel di Sangro si conferma come
punto di partenza ideale per immergersi nelle bellezze dell’Abruzzo.
Passaggio per Sulmona
Sulmona, città dal fascino senza tempo, è un gioiello dell’Abruzzo incastonato nella Valle Peligna, celebre per la sua storia, l’arte e le tradizioni. Passaggio prestigioso della settima tappa del Giro d’Italia 2025, è pronta ad ammaliare i visitatori con le sue eleganti piazze e i suoi spettacolari monumenti. Il cuore della città è Piazza Garibaldi, una delle più grandi d’Italia, dominata dall’imponente Acquedotto Svevo
del XIII secolo. A pochi passi si trova la Cattedrale di San Panfilo, con la sua facciata romanica e i sofisticati interni barocchi. Sulmona è anche la città natale di Ovidio, il poeta dell’Arte di Amare, cui è dedicata una statua in Piazza XX Settembre. Tra le sue architetture più affascinanti spicca il Complesso della Santissima Annunziata, che vanta il campanile più alto d’Abruzzo e che ospita il museo civico. Per una vista spettacolare del territorio abruzzese sarà sufficiente salire all’Eremo di Sant’Onofrio, incastonato nella roccia sul Monte Morrone. Famosa nel mondo per la produzione di confetti, Sulmona unisce storia e tradizione, offrendo un’atmosfera autentica tra arte, cultura e ottimo cibo.
L’arrivo a Tagliacozzo
Arrivo suggestivo e coinvolgente quello che attende i corridori al termine dell’ottava tappa, perché Tagliacozzo è uno dei borghi più interessanti della Marsica, in Abruzzo. Immerso tra i Monti Simbruini, questo borgo in provincia dell’Aquila regala un’esperienza unica divisa tra storia, arte, cultura e paesaggio naturale. Il cuore della città è Piazza dell’Obelisco, circondata da eleganti palazzi rinascimentali e animata da numerosi locali e caffè storici. Da qui si snodano vicoli che conducono al Teatro Talia e alla Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, con il suo prezioso ciclo di affreschi medievali. Sovrastata dai resti della Rocca Orsini, la città offre panorami straordinari sulla valle. Gli amanti dell’arte possono visitare il Convento di San Francesco, con il chiostro affrescato, e il Palazzo Ducale, un tempo dimora dei Colonna. Tagliacozzo è anche il punto di partenza per escursioni nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, tra sentieri e boschi secolari. Il suo
fascino, capace di oscillare tra storia e natura, rende l’arrivo del Giro un evento indimenticabile.
GUBBIO – SIENA
La quattordicesima tappa del Giro d’Italia prenderà il via da Gubbio, città dal fascino medievale incastonata tra le verdi colline umbre. La partenza avrà luogo in uno
scenario unico, tra le antiche vie lastricate e i palazzi in pietra che raccontano secoli di storia. Il centro della città è rappresentato da Piazza Grande, su cui si affaccia il maestoso Palazzo dei Consoli, magnifico edificio storico simbolo del comune umbro.
Da qui, i corridori si prepareranno a lasciare Gubbio, immersi in un contesto poetico e altamente coinvolgente. Gubbio è celebre non solo per il suo patrimonio
architettonico, ma anche per la storica Festa dei Ceri, in calendario il 15 maggio, che ogni anno richiama migliaia di visitatori. Chi visita la città non può perdersi il Teatro Romano, testimonianza dell’epoca imperiale, né il suggestivo Palazzo Ducale, con le sue eleganti logge rinascimentali. L’itinerario iniziale della tappa porterà il gruppo attraverso le colline umbre, costellate di borghi e panorami mozzafiato, prima di lasciarsi alle spalle l’imponente profilo della città. Un avvio suggestivo, tra storia e sport, che sarà in grado di stupire appassionati e curiosi.
L’arrivo a Siena
Siena, con la sua bellezza senza tempo, è pronta ad accogliere la volata che porrà fine alla nona tappa del Giro d’Italia 2025, trasformando le sue strade medievali nel
palcoscenico perfetto per un finale spettacolare. Città dal fascino unico, patrimonio UNESCO, custodisce secoli di storia, arte e tradizioni. La linea del traguardo verrà sistemata in Piazza del Campo, cuore pulsante della città e una delle piazze più belle del mondo, famosa per il Palio di Siena e dominata dalla maestosa Torre del Mangia. A pochi passi si erge il Duomo di Santa Maria Assunta, capolavoro del gotico italiano, con la sua straordinaria facciata marmorea e interni ricchi di opere
d’arte. I vicoli stretti e tortuosi conducono a scorci mozzafiato sulle colline toscane, regalando un’atmosfera d’altri tempi. Imperdibile una passeggiata lungo Via di Città, tra antiche botteghe e palazzi storici, fino alla Basilica di San Domenico, legata alla figura di Santa Caterina. L’arrivo del Giro d’Italia tra queste magnifiche strade offre l’occasione per riscoprire una delle città più belle e affascinanti del Belpaese.
Siena a tavola
Una serata a Siena non può che iniziare con una cena in uno dei ristoranti affacciati sulle vie medievali del centro o con vista su Piazza del Campo, cuore vibrante della città. Tra i vicoli che si snodano attorno al Duomo e lungo la suggestiva Via di Città, si trovano trattorie e osterie che raccontano la tradizione culinaria senese con piatti capaci di racchiudere la millenaria storia della città. L’antipasto perfetto è un tagliere di salumi e formaggi locali, magari accompagnato dai tipici crostini toscani. Tra i primi, impossibile non ordinare i pici, grossi spaghetti fatti a mano, serviti con ragù di cinta senese o all’aglione, dal caratteristico sapore intenso. Per il secondo, la tagliata di Chianina è un classico intramontabile, ma anche la Scottiglia, antico stufato toscano, è un piatto che merita attenzione. Caldamente consigliato
l’abbinamento con un calice di Chianti o, in alternativa, di Brunello di Montalcino. Il panforte e i ricciarelli, da accompagnare a un bicchiere di vin santo, sono la chiusura ideale di questa gustosa cena. Per una perfetta digestione, è caldamente raccomandata una passeggiata serale tra le magnifiche vie del centro di Siena.
LUCCA – PISA CHRONO
L’arrivo a Pisa
Pisa è pronta ad accogliere l’arrivo della decima tappa del Giro d’Italia 2025 con il fascino inconfondibile del suo patrimonio artistico. Famosa per la celebre Torre
Pendente, oltre all’iconico monumento, Pisa ha moltissimo da offrire. Il fulcro è la celebre Piazza dei Miracoli, patrimonio UNESCO, dove svettano il Duomo di Santa Maria Assunta, il Battistero di San Giovanni e il Camposanto Monumentale. Qui, l’imponente Torre, simbolo di Pisa, incanta con la sua inclinazione unica,
continuando a catalizzare l’attenzione e l’interesse di turisti e curiosi. Ma Pisa è anche il Lungarno, con le sue eleganti facciate rinascimentali che si riflettono nelle
acque dell’Arno, e il Borgo Stretto, cuore pulsante della città, tra portici medievali e antiche botteghe. L’arrivo della cronometro permetterà ai ciclisti di lanciarsi nel
tratto finale immersi nelle bellezze artistiche di Pisa, per un arrivo che, siamo sicuri, non verrà dimenticato molto facilmente.
VIAREGGIO – CASTELNOVO
Passaggio a Camaiore
Il passaggio a Camaiore dell’undicesima tappa si preannuncia spettacolare, in un’incantevole fusione tra la poesia del mare e la natura incontaminata delle
colline. Questo borgo della Versilia, incastonato tra le Alpi Apuane e il Tirreno, sorge infatti una posizione altamente strategica, che lo fa spiccare tra le numerose
bellezze del territorio. Il cuore della città è Piazza San Bernardino, dominata dalla Collegiata di Santa Maria Assunta, una delle chiese più antiche della zona. Poco
distante si trova il Museo d’Arte Sacra, con opere di pregio che raccontano la tradizione artistica locale. Passeggiando per il centro storico, tra poetici vicoli e le
botteghe storiche, si potrà avere un eccellente assaggio della storia del borgo e delle sue millenarie tradizioni. A pochi chilometri dal centro, le colline di Camaiore
offrono panorami spettacolari e ospitano borghi incantevoli come Monteggiori e Casoli, quest’ultimo noto per i suoi murales artistici. Il litorale di Lido di Camaiore, con la sua lunga passeggiata e il celebre pontile, completa il quadro di una località ideale per una gita fuori porta o una breve vacanza.
L’arrivo a Castelnovo
L’Appennino Reggiano fa da cornice all’arrivo della dodicesima tappa del Giro d’Italia 2025, che si concluderà a Castelnovo ne’ Monti, splendido borgo adagiato
tra le bellezze naturali del territorio. Circondato da boschi e panorami suggestivi, il comune emiliano è dominato dall’iconica Pietra di Bismantova, una maestosa
formazione rocciosa celebre per aver stregato anche il sommo poeta, Dante Alighieri. Il borgo conserva un’anima autentica, con il suo centro vivace animato da
botteghe, caffè, locali e bar. Tra i luoghi di interesse spicca la Pieve di Campiliola, risalente al Medioevo, e il Teatro Bismantova, punto di riferimento per la scena
culturale cittadina. I dintorni offrono sentieri escursionistici che conducono alla Pietra di Bismantova, meta ideale per trekking e arrampicate, che regala una
straordinaria vista sulla valle del Secchia. L’arrivo dell’undicesima tappa, un’impegnativa salita propria sulla Pietra, il simbolo di Castelnovo, disegnerà
l’ennesima eccezionale cartolina di un’edizione da ricordare.
TAPPA 12
MODENA – VIADANA
Passaggio per Maranello
L’energia di Maranello si accende con il passaggio della dodicesima tappa del Giro d’Italia 2025, in una città che ha fatto della velocità e dell’innovazione il suo tratto distintivo. Qui, tra le colline modenesi, batte il cuore della Ferrari, simbolo di eccellenza e passione motoristica nel mondo. Il Museo Ferrari è una tappa imperdibile per gli appassionati, con esposizioni dedicate alla storia del Cavallino Rampante e ai suoi modelli iconici. Poco distante, lo stabilimento Ferrari e la Galleria del Vento, progettata da Renzo Piano, raccontano il legame indissolubile tra Maranello e la passione sfrenata per l’automobilismo. Maranello però non è solo motori. I dintorni offrono scorci affascinanti lungo la Strada dei Vini e dei Sapori, mentre il vicino Castello di Spezzano conserva affreschi e storia medievale. Con il passaggio del Giro, Maranello si trasforma ancora una volta in un tempio della velocità, dove due ruote e quattro ruote si incontrano nel segno della tradizione.
L’arrivo a Viadana
La dodicesima tappa decreterà il suo vincitore a Viadana, splendida cittadina della pianura mantovana affacciata sul Po. L’arrivo qui segna il passaggio dalla velocità della corsa alla quiete di un territorio legato al fiume e alla sua cultura. Viadana vanta un passato ricco di influenze, dal dominio dei Gonzaga fino alla sua vocazione commerciale lungo il Po. Il Palazzo Municipale, con il suo porticato elegante, e la Chiesa di Santa Maria Assunta e San Cristoforo, con opere d’arte di pregio, raccontano questa storia secolare. Il centro storico, con le sue vie porticate, conserva il fascino di un tempo, mentre l’argine del fiume regala scenari suggestivi, perfetti per passeggiate ed escursione in sella a una mountain bike. Oltre alla bellezza del paesaggio fluviale, Viadana è anche nota per la sua tradizione rugbistica, che qui è una vera istituzione. Con il traguardo del Giro posizionato in questa cornice, la cittadina si prepara a celebrare un’altra grande giornata di sport,
in una sentita e coinvolgente celebrazione del territorio.
TAPPA 13
ROVIGO – VICENZA
L’arrivo a Vicenza
Altro arrivo di gran classe quello che aspetta i ciclisti il 23 maggio. La tredicesima tappa si concluderà infatti nello splendido contesto di Vicenza, magnifica città d’arte veneta. Qui, dove il genio di Andrea Palladio ha lasciato un’impronta indelebile, i ciclisti taglieranno il traguardo sotto lo sguardo maestoso della Basilica Palladiana, simbolo della città. Le strade vicentine, tra palazzi rinascimentali e piazze armoniose, raccontano una storia di arte e innovazione. Corso Palladio, la via
principale della città, conduce a capolavori come il Teatro Olimpico, il più antico teatro coperto al mondo, e a Palazzo Chiericati, sede dal 1855 del Museo Civico
cittadino. L’impronta geniale di Palladio è uno dei segni distintivi di Vicenza, che può quasi essere considerata come un vero e proprio portfolio a cielo aperto del celebre architetto. Sullo sfondo della città il Monte Berico, con il suo santuario, veglia sulla città e offre uno dei panorami più suggestivi della zona, circondata dallo splendido paesaggio collinare che ogni giorno ospita appassionati di escursioni e, ovviamente, amanti della bicicletta.
Passaggio per Taipana
Tra i tanti borghi friulani, esempi eccellenti di bellezza e storia, Taipana non sfigura di certo. Paesino minuscolo con poco più di 500 abitanti, Taipana ha tutte le caratteristiche più apprezzate dei borghi di montagna. Situato a quasi 500 metri d’altezza, tra i primi rilievi delle Alpi Giulie, è diviso tra il Monte Namlen e il Gran Monte. Oltre all’interesse storico, avendo Taipana attraversato svariate giurisdizioni, da quella Austro-Ungarica a quella della Repubblica veneta, il borgo friulano offre uno splendido paesaggio montano, da scoprire in tutta la sua inimitabile bellezza. Dotato di una posizione altamente strategica, Taipana è la sosta perfetta per chi vuole passare del tempo a stretto contatto con la natura. Il territorio che circonda il paesino friulano offre infatti numerose opzioni. Dalle lunghe passeggiate alla scoperta dei boschi della zona attraverso una lunga serie di sentieri segnati e già battuti, alla possibilità di allenanti uscite con la mountain bike. Taipana è la risposta perfetta a tutti coloro che chiedono un week-end o una vacanza breve all’insegna della natura, della sua tranquillità e delle sue bellezze.
Partenza da Treviso
Città poetica e dall’invidiabile comparto culturale, Treviso sarà il punto di partenza della quattordicesima tappa del Giro d’Italia 2025. Il suo centro storico, racchiuso da mura cinquecentesche, conserva il fascino di un borgo d’altri tempi, attraversato da canali che riflettono le eleganti architetture medievali e rinascimentali. Piazza dei Signori, centro nevralgico della città, è dominata dal Palazzo dei Trecento e dalla Torre Civica, simboli del potere comunale. A pochi passi, la Loggia dei Cavalieri richiama l’epoca in cui Treviso era crocevia di commerci e incontri. La città è punteggiata da chiese di grande valore
artistico, come il Duomo con la celebre Pala del Tiziano e la Chiesa di San Nicolò, che custodisce affreschi di Tomaso da Modena. Molto suggestiva anche via Buranelli, con le sue case porticate affacciate sull’acqua. Treviso è una città da vivere a piedi o in bicicletta, tra scorci pittoreschi e atmosfere d’altri tempi. Il punto di partenza ideale per una tappa che si annuncia ricca di emozioni.
TAPPA 15
FIUME VENETO – ASIAGO
Passaggio per Fiume Veneto
Il Giro d’Italia si prepara ad attraversare Fiume Veneto, piccolo centro del Pordenonese strategicamente posizionato tra il Tagliamento e il Livenza. Fiume Veneto conservapreziose testimonianze storiche, tra cui la Chiesa di San Nicolò, edificio medievale che
racconta la tradizione religiosa del territorio, e diverse ville venete che punteggiano il paesaggio rurale circostante. I campi coltivati, attraversati da numerosi corsi d’acqua, disegnano un quadro autentico e caratteristico della pianura friulana. Il passaggio del
Giro d’Italia aggiunge spettacolo e adrenalina a questa tranquilla località, trasformandola per un giorno in un palcoscenico di sport e passione ciclistica. Oltre alla suggestione della gara, Fiume Veneto offre scorci affascinanti lungo i suoi sentieri
naturalistici, perfetti per chi ama immergersi nella tranquillità della natura. La zona vanta inoltre una solida tradizione gastronomica, con osterie e trattorie dove gustare piatti tipici come il frico e la polenta, accompagnati dai rinomati vini del territorio. Una full immersion nelle tradizioni e nella storia friulana, tutta da scoprire grazie al Giro d’Italia 2025.
Passaggio per Pordenone
Passaggio molto atteso quello che porterà a Pordenone la quindicesima tappa. Nel comune friulano, infatti, tra il dedalo di vie del centro storico e i grandi viali alberati, la passione per la bicicletta è di casa. Pordenone si distingue per la sua raffinata architettura, dove palazzi rinascimentali si alternano a strutture dal design contemporaneo. La Loggia del Municipio, con la sua imponente facciata gotica, e il Duomo di San Marco, custode di affreschi preziosi, raccontano la storia di una città in grado di mantenersi facilmente su un precario equilibrio che collega passato e futuro.
Oltre alla storia e all’arte, Pordenone sorprende con i suoi spazi verdi e le passeggiate lungo il Noncello, un angolo di quiete che sembra sospeso nel tempo. Il ciclismo qui è più di uno sport: è un modo di vivere, un tratto distintivo che si esprime anche nei tanti eventi e raduni dedicati alle due ruote. Con il passaggio della carovana rosa, Pordenone si trasforma in una festa a cielo aperto, pronta a regalare ai tifosi un momento indimenticabile tra le bellezze della città e l’energia contagiosa della corsa.
Arrivo ad Asiago
Asiago e il suo territorio sono da sempre luoghi ambiti per vacanze e gite fuori porta. Le bellezze che caratterizzano l’Altopiano offrono un panorama magnifico e permettono di organizzare un itinerario in grado di regalare emozioni e momenti magici. Pochi luoghi sanno donare quel senso di pace e serenità a tratti inimitabile, e Asiago rientra sicuramente in questa esclusiva cerchia. Boschi, sentieri di montagna, malghe. Il territorio montano di Asiago offre uno spaccato coinvolgente di quella che è la vita in questi luoghi. Una gita alla scoperta di storie e tradizioni dell’Altopiano può quindi rappresentare un’opzione molto stuzzicante per un’escursione. Optare per le due ruote può essere una scelta altrettanto interessante considerato che, soprattutto per gli amanti della mountain bike, la zona dell’Altopiano di Asiago offre numerose attrattive.
Percorsi studiati ad hoc e di difficoltà variabile per venire incontro alle esigenze di esperti e novizi, immersi nella natura più incontaminata. La bici permette di scoprire zone meno battute dell’Altopiano e di vivere un’avventura avvincente e affascinante, capace di sposarsi alla perfezione con l’arrivo della quindicesima tappa del Giro d’Italia 2025.
Arrivo a Brentonico
Abbracciato dalle Dolomiti di Brenta e affacciato sulla Vallagarina, Brentonico si prepara a donare un tocco alpino alla quindicesima tappa, proponendosi come eccelsa scenografia per uno spettacolare taglio del traguardo. Situato sull’altopiano che porta il suo nome, questo borgo trentino è un piccolo gioiello incastonato tra boschi, prati e rocce modellate dal tempo. Brentonico è una porta d’accesso al Monte Baldo, paradiso degli escursionisti e definito il “Giardino d’Europa” per la straordinaria varietà di flora che lo popola. Sentieri e mulattiere attraversano il territorio, conducendo a panorami mozzafiato e malghe dove il tempo sembra
essersi fermato. Nel centro del paese, le chiese e i palazzi storici raccontano di un passato agricolo e montano ancora ben radicato nelle tradizioni del borgo. L’arrivo del Giro porta una ventata di adrenalina a queste strade, abituate al ritmo più disteso e contemplativo tipico dei paesi di montagna. I ciclisti, dopo la fatica della salita, troveranno ristoro tra le fresche alture di questa terra, dove ogni curva regala un frammento di un paesaggio da cartolina.
L’arrivo a Bormio
Passaggio storico del Giro d’Italia, Bormio e le sue strade custodiscono e raccontano innumerevoli imprese leggendarie, scolpite nella storia della corsa rosa. L’arrivo della diciassettesima tappa del Giro d’Italia 2025 porterà i corridori nel cuore dell’Alta Valtellina, tra mitiche salite e panorami montani unici e incantevoli. Questa località, famosa per il suo legame con la montagna e gli sport invernali, rappresenta una delle mete più iconiche del Giro. Il centro storico conserva l’impronta medievale, con le sue torri, le piazze acciottolate e le chiese secolari. Bormio è inoltre sinonimo di benessere: le terme, alimentate da sorgenti naturali, offrono un’esperienza di relax senza pari, e continuano ad attirare ogni anno un gran numero di turisti. La vera essenza della tappa, però, è sulla strada. I tornanti dello Stelvio, del Gavia e del Mortirolo hanno scritto la storia di questo sport. Ogni metro di ascesa è intriso di fatica e gloria, ogni curva racconta la sfida tra l’uomo e la montagna. Il traguardo di Bormio, dopo una giornata tra pendenze spietate, sarà il premio per chi saprà domare
la salita.
TAPPA 18
MORBEGNO – CESANO MADERNO
Partenza da Morbegno
Diciottesima tappa che prenderà il via dal cuore della Valtellina, sullo sfondo dello splendido borgo di Morbegno. Questo magnifico paesino, incastonato tra le Alpi Orobie e Retiche, vanta una storia antica e un centro storico accogliente e dal grande fascino. Una passeggiata tra le sue vie permetterà di ammirare edifici storici come il maestoso Palazzo Malacrida, splendido esempio di architettura settecentesca celebre per la bellezza delle decorazioni delle sue stanze, e la Chiesa di San Giovanni Battista, con il suo raffinato stile barocco. Morbegno è inoltre una meta perfetta per chi ama la natura: il Ponte di Ganda, imponente struttura medievale, offre un punto panoramico suggestivo sul fiume Adda e sulle montagne circostanti. I dintorni del borgo sono ideali per escursioni tra vigneti terrazzati e boschi secolari, capaci di regalare a curiosi, appassionati ed escursionisti esperti, un’avventura da ricordare immersi nella natura più pura e ammaliante. Una partenza da ricordare all’interno di un contesto da sogno.
Passaggio per Lecco
La diciottesima tappa del Giro d’Italia 2025 regalerà l’attesissimo passaggio per Lecco, regalando agli appassionati uno scenario da cartolina tra lago e montagna. Il
passaggio della corsa rosa sulle rive del Lario rappresenta uno spettacolo unico, che unisce la tradizione ciclistica del territorio al fascino di una città incastonata tra le acque del Lago di Como e le maestose Grigne. Qui la bicicletta non è solo sport, ma parte integrante della cultura locale, con strade che hanno visto pedalare campioni e appassionati di ogni epoca. Lecco accoglierà la carovana con il suo centro storico elegante, dominato dal profilo della Basilica di San Nicolò e dalla suggestiva Torre Viscontea. Sul lungolago, i tifosi potranno godersi il passaggio del gruppo immersi in un panorama incomparabile, mentre il Ponte Azzone Visconti offrirà una cornice spettacolare al transito dei corridori. Il Giro a Lecco è un tributo alla storia del ciclismo e alla bellezza di un territorio che ha sempre avuto un legame speciale con le due ruote. Un evento che, ancora una volta, renderà il Lario protagonista della grande rincorsa alla Maglia Rosa.
L’arrivo a Cesano Maderno
La diciottesima tappa prevede un finale di gran classe, con uno spettacolare arrivo a Cesano Maderno. Questo evento rappresenta un momento di grande fervore per la città, che da sempre gioca un ruolo strategico nel territorio lombardo. Situata tra Milano e Como, Cesano Maderno unisce tradizione e modernità, con un centro
storico caratterizzato da edifici di pregio e aree verdi capaci di offrirsi come luogo ideale per un momento di pace e relax. Simbolo della città è Palazzo Arese
Borromeo, residenza nobiliare del XVII secolo con stanze affrescate e un giardino all’italiana di rara eleganza. Accanto, il Parco delle Groane offre uno spazio naturale perfetto per camminate, escursioni e uscite in bicicletta ottime per prepararsi al meglio a questa nuova edizione del Giro d’Italia. L’arrivo del Giro trasformerà infatti Cesano Maderno in un palcoscenico di emozioni, con il pubblico pronto a celebrare i protagonisti della corsa rosa. Occasione unica per scoprire un angolo della Brianza forse meno chiacchierato, ma ugualmente intrigante e coinvolgente.
Passaggio a Settimo Vittone
Piccolo gioiello medievale del Canavese, Settimo Vittone rappresenta uno dei passaggi più suggestivi della diciannovesima tappa. Situato lungo la strada che
conduce alla Valle d’Aosta, questo borgo è da sempre un punto di passaggio tra pianura e montagna, un luogo dove il tempo sembra scorrere con un ritmo diverso,
devoto ad abitudini e tradizioni che risalgono a un lontano passato. L’elemento più prezioso di Settimo Vittone è il Complesso di San Lorenzo, un raro esempio di
architettura altomedievale che comprende una pieve romanica e un battistero del IX secolo. Un luogo che racconta di antichi pellegrini e viandanti, di cammini che si intrecciano tra fede e storia. Settimo Vittone può inoltre contare su un contesto naturale di primissima scelta. Le splendide colline che circondano il borgo torinese non offrono soltanto una scenografia ideale per gite ed escursioni, ma ospitano diversi vigneti eroici (quei vigneti che sorgono in zone geologicamente particolari e complesse) da cui nasce il Carema DOC, apprezzato vino che racchiude il carattere forte di queste terre.
TAPPA 19
BIELLA – CHAMPOLUC
Passaggio per Antagnod
Antagnod si iscrive prepotentemente tra le perle nascoste della Valle d’Aosta, luoghi magici e incantati a cui questa edizione del Giro donerà il giusto risalto.
Immerso nel cuore delle Alpi, questo villaggio affacciato sul Monte Rosa rappresenta un angolo di pace e tranquillità, dove la natura incontaminata regna
sovrana. Gli appassionati di ciclismo potranno godere di un panorama mozzafiato, con le imponenti vette delle montagne che si stagliano sullo sfondo, mentre i
corridori si daranno battaglia lungo un percorso che metterà a dura prova le loro forze. Il passaggio da Antagnod non è solo un’occasione per celebrare lo sport, ma
anche per scoprire un angolo di tradizione e cultura alpina. Le tipiche case in legno e pietra, le stradine acciottolate e i paesaggi verdeggianti sono il biglietto da visita
di questo magnifico borgo, che conserva intatta la sua autenticità e il suo legame con le tradizioni walser. Località nota e apprezzata per le strutture dedicate agli
sport invernali, d’estate si trasforma nel paradiso di amanti di escursioni, trekking e gite in bicicletta. Un mix di sport e natura che continua, ogni anno e in ogni
stagione, a richiamare un gran numero di appassionati.
Passaggio per Antagnod
Antagnod si iscrive prepotentemente tra le perle nascoste della Valle d’Aosta, luoghi magici e incantati a cui questa edizione del Giro donerà il giusto risalto.
Immerso nel cuore delle Alpi, questo villaggio affacciato sul Monte Rosa rappresenta un angolo di pace e tranquillità, dove la natura incontaminata regna
sovrana. Gli appassionati di ciclismo potranno godere di un panorama mozzafiato, con le imponenti vette delle montagne che si stagliano sullo sfondo, mentre i
corridori si daranno battaglia lungo un percorso che metterà a dura prova le loro forze. Il passaggio da Antagnod non è solo un’occasione per celebrare lo sport, ma
anche per scoprire un angolo di tradizione e cultura alpina. Le tipiche case in legno e pietra, le stradine acciottolate e i paesaggi verdeggianti sono il biglietto da visita
di questo magnifico borgo, che conserva intatta la sua autenticità e il suo legame con le tradizioni walser. Località nota e apprezzata per le strutture dedicate agli
sport invernali, d’estate si trasforma nel paradiso di amanti di escursioni, trekking e gite in bicicletta. Un mix di sport e natura che continua, ogni anno e in ogni
stagione, a richiamare un gran numero di appassionati.
L’arrivo a Champoluc
L’arrivo della diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2025 porta il gruppo nel cuore della Valle d’Aosta, a Champoluc, località alpina incastonata tra le vette del Monte Rosa. Dopo le fatiche della salita, i corridori raggiungeranno lo splendido borgo valdostano dove la montagna domina incontrastata, con panorami che si aprono su ghiacciai e boschi di pini e larici. Champoluc, il centro principale della Val d’Ayas, è una destinazione amata sia d’inverno che d’estate. Le sue piste da sci fanno parte del celebre comprensorio del Monterosa Ski, mentre i sentieri che risalgono la valle conducono a laghi alpini, rifugi e viste spettacolari sulle cime circostanti. Oltre alla natura, il paese conserva l’anima della tradizione valdostana. L’architettura in pietra e legno, le piccole cappelle di montagna e l’atmosfera raccolta lo rendono un luogo speciale, dove la vita scorre in sintonia con i ritmi della montagna. L’arrivo del Giro, tra queste strade solitamente percorse da escursionisti e sciatori, sarà un evento che mescola la grande storia del ciclismo con il fascino unico di una delle perle delle Alpi.
TAPPA 20
VERREèS – SESTRIèR (vialattea)
Passaggio per Pont-Saint-Martin
Pont-Saint-Martin si iscrive prepotentemente alla lista dei magnifici borghi valdostani attraversati dalla ventesima tappa del Giro d’Italia. Porta d’accesso alla
regione, deve il suo nome all’imponente ponte romano del I secolo a.C., ancora oggi perfettamente conservato e simbolo indiscusso del borgo. Oltre al celebre ponte,
Pont-Saint-Martin offre un centro storico affascinante con le sue viuzze lastricate e le antiche abitazioni in pietra. Meritano una visita la Chiesa di San Lorenzo, che
custodisce preziosi affreschi medievali, e il Castello Baraing, una dimora ottocentesca circondata da un ampio parco. Gli amanti della natura possono
esplorare i sentieri che conducono alle montagne circostanti, ideali per escursioni con viste mozzafiato sulla vallata. La natura, qui ancora rigogliosa e incontaminata, gioca senza dubbio un ruolo da protagonista, in grado di catturare un gran numero di turisti in ogni stagione. Desiderosi di scoprire le bellezze del territorio, appassionati e curiosi si rivolgono a Pont-Saint-Martin per una vacanza dedicata al relax e alla pace dei sensi, immersi in un contesto naturale d’eccezione impossibile da dimenticare.
Passaggio a Ivrea
Conosciuto per il suo pazzo e scatenato carnevale, il borgo di Ivrea si appresta ad ospitare il passaggio della ventesima tappa, tra le più dure e, potenzialmente, quella decisiva per la classifica generale. Situato lungo la Dora Baltea, Ivrea vanta un passato glorioso che si riflette nei suoi monumenti e nelle sue architetture. Il Castello Sabaudo dalle rosse torri cilindriche domina il panorama cittadino, mentre il vicino Duomo di Santa Maria Assunta custodisce gelosamente antichi affreschi e sculture. Ivrea è inoltre celebre per la sua anima industriale, strettamente legata alla storia della Olivetti, un simbolo dell’innovazione italiana nel mondo. Gli edifici dell’ex complesso industriale, oggi Patrimonio UNESCO, raccontano un’epoca di grande fermento culturale e sociale per il nostro paese. Il tracciato della corsa attraversa il cuore della città, sfiorando angoli pittoreschi e regalando scorci straordinari sulle colline circostanti. Un altro pezzo di storia d’Italia si va così a comporre, all’interno di un percorso che promette di regalare a tifosi e appassionati un Giro d’Italia memorabile.
Passaggio per Cumiana
Ai piedi delle Alpi Cozie, tra dolci colline e boschi rigogliosi, Cumiana rappresenta la meta ideale per una giornata tra storia, natura e buon cibo. Il centro storico, con le sue stradine acciottolate, invita a un lento vagabondare tra antiche dimore e chiese secolari. La Parrocchiale di Santa Maria della Motta domina la piazza principale con il suo campanile romanico, mentre poco distante la Chiesa di San Giacomo custodisce un’atmosfera placida e riflessiva. Lasciato il borgo, la natura chiama. Il Parco Naturale Tre Denti – Freidour offre sentieri immersi nel verde, con viste spettacolari sulle formazioni rocciose che danno il nome all’area. Per chi cerca un’esperienza diversa, il bioparco Zoom Torino permette di osservare da vicino animali esotici in un contesto rispettoso degli habitat naturali. Al tramonto, la tradizione gastronomica piemontese diventa protagonista. Le trattorie del paese accolgono con piatti dal sapore autentico come agnolotti al sugo d’arrosto, bagna cauda e fritto misto, accompagnati da un bicchiere di vino locale. Un perfetto epilogo per una giornata ricca di emozioni.
Passaggio a Pourrières
Mentre i corridori si daranno battaglia nell’ultima tappa dove sarà possibile insidiare la maglia rosa, accanto a loro scorrerà un paesaggio semplicemente magnifico, dove le bellezze alpine saranno le grandi protagoniste. La carovana rosa in questa ventesima tappa attraverserà la borgata di Pourrières, piccola frazione di Usseaux incastonata tra le Alpi Cozie. Borgo di appena 33 abitanti, Pourrières conserva intatta la sua anima montana, tra case in pietra con tetti in ardesia e un’atmosfera senza tempo. La storia qui è di casa: la Chiesa dell’Annunciazione di Maria Vergine, risalente al 1098 e ricostruita sotto Luigi XIV, racconta di un passato profondamente legato ai cambiamenti della valle. A pochi passi dal centro, il Lago Turchese offre uno spettacolo naturale sorprendente. Formatasi negli anni ’50 con la costruzione di una diga sul torrente Chisone, questa distesa d’acqua riflette i colori del cielo e delle montagne, creando un panorama di rara bellezza. D’estate è
un’oasi di pace, d’inverno si trasforma in un cristallo ghiacciato, regalando scorci da cartolina.