La cucina veronese è ricca di prodotti tipici certificati DOC e IGP, eccellenze italiane
Tra le molte specialità ci sono il vino Durello DOC, il Radicchio di Verona IGP, l’olio, il miele e i vini della Valpolicella
L’ Italia si conferma primo Paese per numero di riconoscimenti Dop e Igp conferiti dall’Unione Europea; in particolare la regione dell’Emilia Romagna e la Food Valley italiana, detengono il record nella penisola dello stivale con 36 prodotti riconosciuti.
Ma anche il Veneto non è da meno e si difende in questa contesa, vantando 35 prodotti con questa certificazione riconosciuta: in particolare solo nella provincia di Verona se ne contano nove.
La cucina tradizionale veronese infatti, è ricca e propone moltissime varietà di prodotti locali, tutti da provare.
La città scaligera offre dunque la possibilità di vivere intense esperienze del gusto, che rappresentano al meglio “il sapore” della veronesità e di ciò che la sua terra offre.
Radicchio di Verona Igp sott’olio: una vera delizia
La conserva è ansia allo stato puro, il tentativo di bloccare la Storia dando ad essa un sapore. Chi prepara conserve cerca l’immortalità : non essicca pomodori ma proietta nel tempo la paura della morte. La conserva casalinga non è un metodo per preservare il cibo, è una scommessa sul futuro. Chi farebbe mai più marmellate se non avesse la speranza di vivere almeno il tempo di poterle mangiare?
Girolamo Sineri
Il Radicchio Rosso di Verona IGP, oltre ad essere una delle eccellenze stagionali del territorio Veneto, è anche un alimento estremamente versatile. Senza contare le sue proprietà benefiche per l’organismo, a partire dall’apporto calorico basso ma ricco di minerali, vitamine e antiossidanti.
Vi presentiamo di seguito una preparazione inedita del nostro fiore d’inverno preferito: la conserva sott’olio. Questo tipo di conservazione si adatta solitamente a prodotti vegetali più corposi, come i pomodori secchi, ma riserva piacevoli sorprese anche in questo caso, rivelando il sapore unico di questo prelibato ortaggio.
Questa ricetta porta con sé tutti i sapori e i profumi del Veneto e del territorio veronese, a partire dal Radicchio, passando per l’olio extra vergine d’oliva, fino ad arrivare al Durello DOC, un’altra eccellenza locale.
Alcuni potrebbero storcere il naso di fronte ad un tale utilizzo del Durello!
Tuttavia, questo vino così rinomato contribuisce a rendere la preparazione ancora più gourmet e gioca un ruolo ben preciso all’interno di essa: farà parte del liquido di cottura del radicchio per renderlo ancora più delicato, senza rinunciare a quel sentore amarognolo che è diventato il suo biglietto da visita.
A fare compagnia al Durello nella sezione gourmet c’è anche il sale rosa dell’Himalaya, che è tra gli ingredienti più pregiati al mondo pur non figurando nella lista dei più costosi.
Come preparare il radicchio di Verona sott’olio?
Difficoltà: media
Costo: basso
Ingredienti:
- 1 kg di Radicchio Rosso di Verona IGP
- 500 ml di Durello
- 250 ml di aceto di vino bianco
- 250 ml di acqua naturale
- 20 g di sale rosa dell’Himalaya
- 30 g di zucchero di canna
- qualche bacca di ginepro e pepe in grani
- 3 foglie di alloro
- olio extra vergine d’oliva q.b.
Preparazione
Prima di procedere con la preparazione della conserva, è importante sterilizzare bene i tappi e i vasetti.
Fatto questo, sbucciate e lavate i cespi di radicchio e divideteli in sei parti.
In una pentola molto capiente versate l’acqua, il Durello, l’aceto, il sale dell’Himalaya e lo zucchero di canna.
Portate a ebollizione e aggiungete il radicchio gradualmente.
Dopo tre minuti dalla ripresa del bollore, estraete il radicchio con una schiumarola e mettetelo su delle teglie da forno coperte da canovacci per farlo asciugare, facendo attenzione a tenere i cespi ben separati.
Trascorsa un’ora, liberate le teglie dai canovacci ed infornate il radicchio a 60 gradi per circa tre ore.
Se sarà completamente asciutto, potete inserire il radicchio nei vasetti. Man mano che procedete con quest’operazione, intervallate i cespi con dell’alloro, le bacche di ginepro e il pepe in grani.
A questo punto versate l’olio nei vasetti assicurandovi di coprire tutto il contenuto ma di lasciare un centimetro dal bordo del vasetto.
Fate riposare mezz’ora senza coperchio e successivamente rabboccate con l’olio e chiudete bene il barattolo.
Conservatelo al buio prima di consumarlo et voilà!
Una deliziosa conserva per avere del buon radicchio sempre pronto da gustare come antipasto e per impreziosire qualche prelibata preparazione gourmet.
L’olio extravergine del veronese
La provincia di Verona è la zona più a nord del mondo dove è possibile coltivare l’ulivo per la produzione di olio d’oliva. Esistono due zone di produzione certificate con la D.O.P.: Garda-Orientale e Veneto-Valpolicella.
L’olio extravergine d’oliva della prima ha il suo fulcro produttivo sulle colline del cosiddetto anfiteatro morenico del lago di Garda, caratterizzato da una composizione ricca di sabbia e ciottoli che favorisce un drenaggio ottimale.
La raccolta deve essere effettuata non oltre il 15 gennaio e la produzione di olive non dove superare le 5 tonnellate per ettaro con una resa massima in olio inferiore al 22%. L’olio extravergine d’oliva Garda-Orientale è caratterizzato da un colore verde intenso con possibili leggere sfumature di giallo.
Il profumo è fruttato leggero, il sapore fruttato con sentori di mandorla dolce. Per quanto riguarda la seconda D.O.P., la Veneto-Valpolicella, coincide con la zona di produzione dei celebri vini rossi D.O.C. e D.O.C.G., primo tra tutti l’Amarone.
Si tratta della fascia collinare a nord della città che si estende a ovest fino alle pendici del monte Baldo e a est alla Valpantena fino ai confini con il territorio di Soave. L’olio extravergine d’oliva Veneto-Valpolicella deve essere realizzato almeno per il 50% con olive della varietà Grignano e Favarol.
Esso è caratterizzato da colore giallo con lievi tonalità verdi per gli oli giovani. Il profumo è complesso e fine, con note floreali, erbacee e fruttate con sentori di mela.
Al palato è deciso, armonico e piccante.
L’acidità massima non deve superare lo 0,5%. L’olio extravergine Veneto-Valpolicella è ideale per essere utilizzato a crudo su carpaccio di carne o di pesce, legumi bolliti, carne ai ferri e pesce alla griglia.
La Valpolicella e le sue eccellenze
La Valpolicella si trova a nord-ovest di Verona, incastonata tra il Capoluogo, città d’arte patrimonio dell’Unesco, il Garda e l’Adige. Ovunque, nella Valpolicella, è possibile osservare vigneti, intervallati da olivi e ciliegi.
Trascorrere una giornata all’aria aperta tra i monti Lessini, infatti, ne vale veramente la pena. I percorsi naturalistici della Valpolicella vi faranno scoprire particolari paesaggi incontaminati e tutti i sapori tipici e le specialità prodotte in queste valli.
Le caratteristiche geologiche e climatiche della zona sono alla base, infatti, della tipicità dei vini locali, prodotti seguendo tecniche tradizionali, ma senza mai dimenticare l’innovazione e il rispetto dell’ambiente.
Il passaggio alle moderne coltivazioni, infatti, è avvenuto senza cancellare del tutto i segni dell’agricoltura tradizionale. La Valpolicella è rinomata, fin dai tempi di Roma antica, per la viticolutura e, in particolare, per il vino Amarone.
La Valpolicella, poi, è un territorio ricco di prodotti tipici di qualità, dai vini all’enogastronomia, passando per i prodotti agricoli; qui si potranno gustare, non solo gli ottimi vini della Valpolicella, ma anche Formaggi, quali il Monte Veronese, la Ricotta e i formaggi con le erbe e i salumi della Lessinia.
Da citare anche il Tartufo, l’Olio extravergine d’oliva e il Miele.
Immancabile l’assaggio delle Ciliegie, dei kiwi e della Pesca Principesca.
A cura di Ilenia Pennacchio