A cura di Maria Bellocco
Pedalare non per tutti significa semplicemente spostarsi da un luogo all’altro in sella a una bicicletta per mantenersi in forma o per ridurre l’inquinamento. Pedalare è avventura, divertimento e scoperta. Soprattutto per gli appassionati di mountain bike.
E infatti l’itinerario che vi proponiamo in questo articolo è avvincente, un percorso misto che va dal pavé allo sterrato, ricco di sfide ed emozioni. Stiamo parlando del Circuito dei Mulini. Si tratta di un terreno di allenamento ideale per i residenti di Sondrio e dei suoi dintorni. Questo percorso, che si sviluppa per 8,2 km, stimola l’interesse e la fantasia dei mountain biker grazie alla sua varietà di terreni.
Attraversando pavé, sterrati, asfalto e ciottoli, mette alla prova le capacità tecniche di ogni ciclista.
La sfida preferita degli amanti della mountain bike
Questo percorso unico nel suo genere richiede una buona dose di esperienza, considerando i tratti impervi e le difficoltà causate dallo sterrato e dalle altre asperità del terreno. Il percorso può essere affrontato in entrambe le direzioni, ma analizziamo il senso antiorario. Partendo dal centro di Berbenno, si gira a destra in via Berbenno, trovando un trivio: scegliamo Via Adua che sale leggermente verso destra. Passando a sinistra della farmacia, si prosegue attraversando una piazzetta e poi si attraversa un ponticello sul Torrente
Finale, raggiungendo la piazza del Municipio.
Appena imboccata Via Roma, si gira lungo la prima stradina che si stacca sulla sinistra, che si trasforma in una mulattiera dopo pochi metri.
Continuando verso est, la mulattiera diventa nuovamente una stradina asfaltata, fino a una semicurva verso destra dove incontra la via Piana.
L’itinerario prosegue sulla via Rondalli, poi su un tratto semipianeggiante in via Perlegia. Da qui si gira a sinistra nella via S. Abbondio, che sale fino al sagrato della chiesa parrocchiale di Polaggia. Successivamente, la via Alle Scuole e la via Vecchia
fungono da punti di riferimento, salendo dritti verso la zona più antica di Polaggia e offrendo scorci
interessanti.
Proseguendo lungo la strada per il Gaggio, si raggiunge via della Puncia, con fondo in cemento e poi sterrato. Dopo poche centinaia di metri, si prende una pista in cemento sulla destra e poi a sinistra su una stradina sterrata in direzione nord-ovest. Siamo al punto più alto del circuito (604 m), nei pressi del cartello che indica la chiesa di San Gregorio. Superata
la chiesetta si scende verso il rudere della località Mulini, e da qui si prosegue fino al dosso Dusone.
Il percorso diventa nuovamente pianeggiante e prosegue verso il guado sul Torrente Finale. Arrivati a Madonnina, si prende la mulattiera sulla sinistra, che porta a un edificio in rovina.
Dopo un tratto con scalini, si ricomincia a salire, alternando sentiero e mulattiera, fino a tornare sull’asfalto in via Foppa,
dopo una breve discesa. Con via Poggio il percorso sale nuovamente e in poco tempo si raggiunge la “strada dei Credée”. Attraversando la frazione Regoledo, si prende una strada sterrata che scende sulla sinistra e si arriva al guado sula valle Magiosca, fino a via Valorsa. Dopo essere passati davanti alle scuole medie, si intercetta la strada che porta al punto di partenza.
Casale Monferrato
Casale Monferrato è una città intima e a portata d’uomo. Qui non troverete grattacieli scintillanti o edifici futuristici, ma palazzi antichi, portici e botteghe.
Tra le prime attrazioni da visitare c’è ovviamente il Castello dei Paleologi, che sorge imponente nell’omonima piazza.
A differenza degli altri edifici del posto, questo castello non è una dimora storica, ma una fortezza bellica, oggi ormai riconosciuta come centro culturale e di aggregazione. I suoi cortili vengono infatti utilizzati per ospitare spettacoli ed
eventi vari.
Monferrato – Asti
Sempre su piazza Castello si affaccia il Teatro di Casale. Inaugurato nel 1791, accompagnò la città nei suoi alti e bassi storici: chiuso in epoca francese, ridotto a magazzino durante il secondo conflitto mondiale, fu nuovamente inaugurato nel 1990 con uno spettacolo di Vittorio Gassman.
Il simbolo di Casale Monferrato, però, è la Torre Civica. Costruita a scopo difensivo, è alta 60 metri e oggi è diventata un
punto panoramico per godere delle bellezze della città. E ancora, per chi ama l’arte, imperdibili sono il Museo Civico e quello del Duomo.
Asti
Asti è tra le città del Piemonte più note, ma non solo per il palio cittadino che si svolge ogni anno. È conosciuta per la sua architettura medievale, per le sue torri e per essere la patria dello Spumante e del pregiato vino Barbera e per la sua eccezionale e variegata proposta gastronomica.
Tra i monumenti impossibili da non visitare ci sono sicuramente due edifici in stile barocco: Palazzo Alfieri, dimora della famiglia Alfieri verso la fine del 1600, e Palazzo Mazzetti, attualmente sede della Pinacoteca di Asti e del Museo Civico. Ma anche Palazzo Ottolenghi è degno di nota: uno degli edifici più antichi e storici della città; oggi al suo interno si trova il
Museo del Risorgimento, oltre al salone d’onore che custodisce opere storiche e dipinti.
E ancora, vale la pena visitare il Museo Paleontologico, il Duomo, il Battistero di San Pietro, la Cripta e Museo di Sant’Atanasio, il Teatro Alfieri, e le Torri Troiana, Comentina e Rossa,
Insomma, il Circuito dei Mulini è un percorso che vi regalerà tante emozioni e tanta adrenalina, ma vi farà anche scorprire le bellezze che il territorio attraversato dal percorso accoglie tra le sue braccia.