martedì, 17 Dicembre, 2024

Un inverno di sport in Piemonte

I FISU World University Games Winter 2025, in programma dal 13 al 23 gennaio, trasformeranno il Piemonte in un grande palcoscenico sportivo, coinvolgendo sei località tra cui Pinerolo, che giocherà un ruolo chiave ospitando parte delle competizioni di hockey su ghiaccio.

Questo prestigioso evento, che torna a Torino dopo il successo del 2007, riunirà atleti universitari da tutto il mondo per competere in 11 discipline
invernali. Pinerolo accoglierà gli appassionati di sport nel suo storico Palaghiaccio Olimpico, già teatro di memorabili competizioni durante
le Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Le partite di hockey su ghiaccio promettono di essere tra i momenti più entusiasmanti dei giochi, con squadre universitarie internazionali che si sfideranno in un’atmosfera carica di energia e spirito sportivo. Oltre alle gare, il comune di Pinerolo e i suoi
dintorni proporranno una serie di iniziative per coinvolgere il pubblico e valorizzare il territorio. Mostre culturali, degustazioni enogastronomiche e
attività all’aperto permetteranno di scoprire le tradizioni e il fascino della regione. L’obiettivo è rendere i giochi un’esperienza unica non solo per gli
atleti ma anche per gli spettatori e i residenti.

I giochi puntano a promuovere i valori della sostenibilità e dell’inclusività. Per la prima volta nella storia dei FISU Games Winter, gli eventi includeranno competizioni per para-atleti, sottolineando l’importanza di uno sport accessibile a tutti. I FISU Games Winter 2025 a Pinerolo offriranno così un mix di sport di alto livello, cultura e intrattenimento, trasformando la città in un centro nevralgico delle celebrazioni invernali.

32^ FISU WORLD UNIVERSITY

Dal curling allo sci orientamento

La storia del curling alle Universiadi è particolarmente legata all’Italia: inserito per la prima volta nel programma come sport facoltativo alla 21a
Universiade invernale di Tarvisio nel 2003, è diventato uno sport obbligatorio solo quattro anni dopo, proprio a Torino nel 2007.

Da allora, il curling è parte integrante dei FISU Games, e la partecipazione a questa disciplina è sempre molto elevata. Tra i grandi nomi di spicco,
compare anche quello di Oskar Eriksson, che con la Norvegia vinse l’oro all’Universiade del 2013 in Trentino per poi conquistare quattro medaglie
olimpiche tra il 2014 e il 2022, tra cui l’oro a Pechino.

A Torino 2025, gli studenti-atleti di Canada, Cina, Gran Bretagna, Italia, Corea, Norvegia, Svizzera, Svezia, Ucraina e Stati Uniti gareggeranno nella
gara maschile. Nella gara femminile saranno presenti, invece, le atlete proveniente da Canada, Cina, Gran Bretagna, Italia, Giappone, Corea, Norvegia, Polonia, Svezia e Stati Uniti.

Il curling in Italia ha una storia lunga e affascinante, che affonda le radici nelle regioni alpine, dove l’ambiente naturale ha favorito la pratica di questo sport. Sebbene il curling sia nato in Scozia nel XVI secolo, è stato introdotto in Italia nel XX secolo, trovando un terreno fertile
in aree come la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige. La Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (FISG) ha integrato il curling nel suo programma negli anni ‘60, contribuendo alla diffusione del gioco a livello nazionale. Un momento cruciale è stato il debutto olimpico italiano nel curling durante le Olimpiadi Invernali di Torino 2006, dove il pubblico italiano ha potuto avvicinarsi a questo sport strategico e avvincente.

Negli ultimi anni, l’Italia ha guadagnato rilevanza internazionale, grazie ai successi delle squadre italiane in competizioni europee e mondiali.
Atleti come Stefania Constantini e Amos Mosaner hanno portato il curling italiano sotto i riflettori, contribuendo a una crescente popolarità
dello sport nel Paese. Oggi, il curling continua a crescere, attirare nuovi appassionati e consolidarsi come una disciplina emblematica degli sport
del ghiaccio.

Lo sci orientamento è una disciplina che affonda le radici nei paesi nordici, combinando la tecnica dello sci di fondo con le competenze di orientamento. Sebbene l’orienteering (orientamento su terreno) sia stato praticato fin dai primi decenni del XX secolo, lo sci orientamento nasce ufficialmente negli anni ‘50. Il primo evento documentato si svolse in Svezia nel 1959, dove gli atleti dovevano utilizzare
mappe per orientarsi lungo un percorso sciistico.

Nel corso degli anni, il movimento si è espanso, con la prima competizione internazionale nel 1966. Negli anni successivi, l’International
Orienteering Federation (IOF) ha riconosciuto lo sci orientamento come una disciplina ufficiale, con il primo Campionato Mondiale di Sci Orientamento nel 1975 in Norvegia.
In Italia, lo sci orientamento è entrato nel programma della Federazione Italiana Sport Orientamento (FISO) negli anni ’80. Località come
le Dolomiti e le Alpi sono diventate luoghi chiave per le competizioni nazionali e internazionali. Oggi, questa disciplina è praticata in tutto il mondo, combinando resistenza, strategia e abilità di lettura del terreno, e facendo parte di eventi come i Giochi Mondiali Universitari.

Paralimpici e atleti universitari gareggiano insieme

I FISU World University Games Winter 2025, in programma dal 13 al 23 gennaio a Torino e nelle località limitrofe, includeranno per la prima volta eventi paralimpici, un’innovazione importante per l’inclusione nello sport universitario.

Questo evento storico vedrà paralimpici e atleti universitari gareggiare insieme, promuovendo lo spirito di inclusività e sostenibilità sociale, grazie all’iniziativa della Federazione Italiana Sport Universitari (FederCUSI) e del comitato organizzatore Le competizioni includeranno discipline di sport sulla neve, come sci alpino, sci di fondo e snowboard adattato, in diverse località del Piemonte, come Bardonecchia e Pragelato. Gli atleti paralimpici avranno l’opportunità di sfidarsi su piste condivise con i colleghi normodotati, un passo avanti significativo per valorizzare il talento e il fair play
Torino 2025 diventa così una vetrina internazionale per lo sport inclusivo, celebrando il talento e la resilienza degli atleti paralimpici, e stabilisce un
precedente per le future edizioni dei Giochi Universitari Invernali.

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