A Parma i prodotti tipici del territorio sono una garanzia e sono apprezzati in tutto il mondo
“Parma City of Gastronomy” è un club di prodotto che tutela la qualità e l’autenticità di queste specialità parmensi.
Avete mai sentito parlare della Food Valley?
La “Bassa emiliana” è riconosciuta sempre più frequentemente, sia in patria che all’estero, come la Food Valley d’Italia.
Si tratta di quella zona che include le province di Modena, Reggio Emilia e soprattutto Parma, eletta la “capitale” di un territorio che tutto il mondo ci invidia per le sue eccellenze gastronomiche.
Non a caso l’Emilia Romagna è la regione italiana che detiene il record europeo di prodotti DOP e IGP, come moltissimi salumi fino al Parmigiano, il formaggio più amato e imitato del pianeta e menzionata da Forbes come ”Italy’s greatest gastronomic treasure”.
Eccellenze del territorio
Parma nel 2015 ha conquistato il titolo Unesco di “Città Creativa per l’Enogastronomia” ed è una meta sempre più ambita da parte dei turisti del gusto che vogliono assaggiare le prelibatezze locali, conosciute, amate ed esportate in tutto il mondo.
Tra i prodotti a marchio DOP e IGP provenienti da queste zone, in cima al lista svettano il Prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano.
Ce ne sono però molti altri che meritano comunque di essere menzionati: il Salame di Felino, il Culatello di Zibello DOP, la Coppa di Parma IGP, il Cotechino e lo Zampone di Modena, la Spalla Cotta di San Secondo.
Parma offre anche itinerari dedicati alla biodiversità, visite delle fattorie rurali, per scoprire i prodotti a Km 0 che raccontano la vita e la passione di chi li produce.
La Food Valley non è solo “buon cibo”, ma è un modo di vivere.
Itinerari del gusto
La proclamazione da parte dell’ UNESCO è la conferma di questa inimitabile qualità, dove la tradizione si integra perfettamente con la capacità di innovarsi da parte dei produttori e dei ristoratori.
Grandi progressi sono stati fatti nel campo della sicurezza alimentare e della ricerca, grazie alla presenza dell’Efsa (European Food Safety Agency) e dell’haute cuisine con Alma, la Scuola internazionale di cucina con sede a Colorno, di cui è rettore lo Chef Gualtiero Marchesi.
A tutto ciò bisogna aggiungere la presenza dei numerosi ristoranti stellati e accoglienti trattorie, rassegne e manifestazioni fieristiche internazionali come Cibus, senza dimenticare le sagre e i mercati che invitano a una passeggiata e agli assaggi.
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In Italia diverse città dell’Emilia-Romagna hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento UNESCO andando a creare un ideale tour lungo la Via Emilia.
Il viaggio inizia da Ovest, dai sapori di Parma, per poi ammirare a testa in su la Ghirlandina di Modena e i suoi tesori architettonici.
Passando sotto i rossi portici di Bologna, simbolo della città e candidati UNESCO, si arriva alle ceramiche di Faenza, ai palazzi rinascimentali dell’ epoca estense di Ferrara e si conclude nella costa costa Est con i mosaici di Ravenna, uno scrigno d’arte, di storia e di cultura dal passato glorioso.
Lo sapevi che…
Nel cuore dell’Emilia esiste un autentico sistema museale “emozionale” legato al cibo e una rete di aziende e consorzi aperti al pubblico: dei veri e propri tour in cui si mescolano cultura e gusto.
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Sono quindi stati istituiti musei ad hoc: Prosciutto e salumi di Parma a Langhirano, Parmigiano Reggiano a Soragna, Salame di Felino a Felino, Vino a Sala Baganza, Pomodoro e Pasta a Collecchio.
C’è anche un’agenzia di viaggi apposita, la ‘Food Valley Travel & Leisure’, che organizza gite dedicate alle più svariate eccellenze della cucina emiliana.
Immagine di copertina di @parmacityofgastronomy
A cura di Greta Monterosso