Tra Riva del Garda e Trento, sorge il piccolo comune di Villa Lagarina
E nel suo territorio, uno dei giardini più affascinanti della regione: Parco Guerrieri Gonzaga.
In epoca romana Villa Lagarina fu un importante centro come dimostrano decine di ritrovamenti archeologici databili dal 27 avanti Cristo al 275 dopo Cristo.
Dall’anno Mille in poi assunse sempre più centralità, diventando punto di riferimento di tutta la regione del “Làgaro”, in termini di sede di tribunale, di cambi economici e di produzione agricola.
Solo con l’annessione all’Impero Austriaco e quindi con il dominio di Napoleone che cancellò definitivamente il potere dei comuni, perse il suo prestigio.
Eppure proprio in questo periodo, ovvero a inizio XIX secolo, nasce il suo favoloso Parco.
Come nasce Parco Guerrieri Gonzaga
Parco Guerrieri Gonzaga è un neo arrivato nel circuito di Grandi Giardini Italiani e venne creato nel 1806 quando il barone Sigismondo De Moll comprò la proprietà aggiungendo nuovi ettari di terreno per trasformarlo in un giardino botanico elegante.
Per la trasformazione chiamò gli stessi architetti artefici dei giardini della reggia imperiale austriaca a Schönbrunn. Il risultato che voleva ottenere era un parco che sorprendesse ad ogni angolo ma che allo stesso tempo permettesse di studiare e ammirare piante e fioriture provenienti da ogni parte del mondo.
Nonostante si sia trovato al centro delle battaglie della I Guerra Mondiale non fu toccato dal conflitto e quarant’anni dopo, passò come eredità alla famiglia Guerrieri Gonzaga.
Cosa vedere al Parco Guerrieri Gonzaga
Ancora oggi il parco è proprietà della famiglia Guerrieri Gonzaga.
Il giardino inizia intorno alla residenza, con siepi bellissime che circoscrivono uno spazio ampio e fiancheggiano la limonaia per poi entrare nel parco paesaggistico organizzato dagli architetti reali.
Il percorso, oggi, è impreziosito da alberi di platano, da tigli, gingko, ippocastani e querce e aceri del Trentino. Si scende ancora, tra ampi prati, siepi fiorite, collinette e boschetti per ammirare alcuni meravigliosi esemplari di flora esotica come il peccio dell’Himalaya, che si contende le foto dei visitatori con la criptomeria giapponese, mentre poco distante si possono ammirare le grandi piante di liquidambar.
Si possono ammirare anche grotte artificiali, fontane, piscine e cascate e una grande voliera, uno chalet in stile tirolese, la tomba monumentale di De Moll e anche un terrazzo panoramico.
Alcune curiosità
Una delle grotte artificiali del Parco Guerrieri Gonzaga fu usata a lungo come ghiacciaia. Ciò a dimostrare la alta qualità della costruzione creata ad hoc con pietre grezze ma con le stesse funzionalità climatiche di una grotta vera.
Uno dei platani del giardino ha dimensioni monumentali: 46 metri di altezza, 36 metri di diametro della chioma e una circonferenza del tronco che supera i 6 metri!
La limonaia è stata per due secoli la coltivazione di agrumi più a nord d’Italia. Quando fu piantata non sembrava ancora possibile che i limoni potessero attecchire più a nord di Napoli!
Nei dintorni…
Il comune di Villa Lagarina punta molto sul Parco per il turismo locale ma ha anche tanto altro da offrire, come le sue ricchissime chiese, quelle di Santa Maria Assunta in stile rococò, le seicentesche San Lorenzo e San Lazzaro e i tanti palazzi nobiliari.
Nelle frazioni circostanti poi si ammirano altre bellezze antiche, come il castello medievale di Castellano.
E se volete godervi un po’ di relax, il lago di Cei è un’area naturale circondata da boschi che, specie in autunno, assumono colori variegati e unici.
Non lontano da Villa Lagarina sorge Rovereto.
In questa città dal ricchissimo patrimonio storico-artistico, soprattutto di stile barocco, si possono ammirare anche molti ritrovamenti preistorici come le impronte di dinosauro a Lavini Di Marco.
A cura di Greta Monterosso